Rassegna Stampa

Fiorentina battuta, ma risultato positivo. Al ritorno più intensità per mettere in difficoltà il Betis

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Nei biancoverdi tanta qualità con Antony ed Isco, ma dietro sono fragili e la Fiorentina dovrà far male al ritorno

Sconfitta sì, ma con un solo gol di scarto che tiene aperta la qualificazione alla finale di Wroclaw. La Fiorentina perde 2-1 la semifinale di andata di Conference League contro il Betis Siviglia. Un risultato tutto sommato positivo per quanto visto nel catino del Benito Villamarin, dove, di fronte a cinquantaseimila spettatori, i viola soffrono in avvio, vanno sotto 2-0 rischiando il tracollo ma poi trovano con Ranieri la rete che rimanda tutto al ritorno di Firenze. Così scrive La Repubblica nella sua versione online.

DIFESA E QUALITA’. Al Franchi però servirà tutta un’altra prestazione, maggior intensità e soprattutto più occasioni da gol per mettere a nudo il reparto maggiormente friabile del Betis, la difesa. Davanti invece le percussioni di Antony, la qualità di Isco e l’impatto nel match di Lo Celso hanno fatto la differenza per gli andalusi, con una Fiorentina mancata in tante individualità – Fagioli, Adli, Beltran su tutti – ma comunque capace di rimanere attaccata alla qualificazione.

SENZA KEAN. Palladino dopo ore di riflessione e un po’ di pretattica alla vigilia sceglie un 3-5-2 in cui la grande sorpresa è l’assenza di Kean dal primo minuto, optando per la coppia leggera Gudmundsson-Beltran in attacco e con Parisi largo a destra in sostituzione di Dodò. L’intento viola è quello di contenere e ripartire sfruttando gli spazi, ma il piano partita salta dopo sette minuti: sugli sviluppi di una verticalizzazione Comuzzo si fa saltare troppo facilmente da Bakambu che mette dentro per il tap in facile di Ezzalzouli che vale il vantaggio del Betis. Poco dopo Isco sfiora il 2-0 con un destro a giro su cui De Gea non poteva intervenire. Passati i primi dieci minuti di tempesta la Fiorentina si riorganizza, inizia a prendere metri con un giro palla orizzontale e Mandragora manca per un soffio l’1-1 con un colpo di testa da dentro l’area di rigore. Poco dopo chance anche per Gosens, sintomo di un finale di prima frazione in crescendo da parte dei viola. Poco prima del duplice fischio di Oliver però Bartra calcia alto sugli sviluppi di un corner.

UN SOLO RISULTATO. Nella ripresa Palladino lancia subito Kean per Beltran, dopo aver sostituito nel primo Cataldi infortunato con Adli, ma dopo un’occasione per Gudmundsson – sarebbe stato in fuorigioco – De Gea si supera ancora una volta su Bartra, salvando l’1-0. La Fiorentina palleggia, muove palla a tutto campo, ma non trova lo spazio giusto per servire Kean. E nel momento in cui si aspetta la zampata viola arriva il raddoppio del Betis: Antony con il destro dopo una respinta di Ranieri trova un bel tiro che si infila sotto l’incrocio. Il gol gasa gli andalusi, Fornals manca il punto del 3-0 fallendo un rigore in movimento. L’episodio rovescia ancora l’andamento della partita e la Fiorentina riapre i giochi qualche minuto dopo: sventagliata di Mandragora per Gosens, assist per Ranieri che in corsa mette dentro il pallone del 2-1. Sempre Gosens, galvanizzato, di testa manca di centimetri il 2-2, ultimo però macro pericolo di un finale in cui oltre a qualche cross i viola non riescono più a impensierire Vieites. Adesso il ritorno a Firenze, con un solo risultato possibile per la terza finale, la vittoria.

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