Una settimana fa i viola hanno vinto in extremis una gara più complicata di quanto si potesse pensare
Un 3-4, quello di Budapest, nel quale la Fiorentina soffrì troppo gli attaccanti del Maccabi Haifa. Soprattutto se si pensa a come, invece, i viola son stati capaci qualche giorno più tardi di controllare campioni come Lukaku e Dybala. Scrive il Corriere Fiorentino.
«È una questione di mentalità ed è il mio cruccio più grande. Quando alterni prestazioni straordinarie ad altre più superficiali la lettura è semplice. Se troviamo questa continuità possiamo toglierci grandi soddisfazioni perché la squadra è in grande crescita».
Il riferimento è anche alla condizione dei singoli, e ad alcuni in particolare. Basti pensare a Nico Gonzalez e Arthur, a Martinez Quarta o allo stesso Bonaventura che, dopo un periodo difficile, sembra tornato sui livelli di inizio stagione.
E se i primi due oggi potrebbero partire comunque dalla panchina (c’è l’Atalanta sullo sfondo) Martinez Quarta e Bonaventura (squalificato in campionato) saranno della gara. Un match nel quale qualche rotazione sarà inevitabile.
Con Nzola che per esempio potrebbe avere un’altra occasione mentre in difesa (con Milenkovic squalificato e Ranieri chiamato agli straordinari) Faraoni dovrebbe concedere un turno di riposo a Kayode. Perché è vero, bisogna affrontare una gara alla volta, ma visto che l’obiettivo è provare a «vincere», non si possono non gestire le forze.
Di
Redazione LaViola.it