“Vedrete, ci rialzeremo”. Il messaggio firmato Andrea Della Valle ha comunque una data di scadenza. A breve, brevissimo, tempo. Praticamente domani. Sì, perchè proprio come fu la settimana scorsa in attesa della trasferta di Cagliari (lasciando stare l’ottima parentesi dell’Europa League), la Fiorentina andrà a giocarsi lontano dal ’Franchi’ e contro un avversario di media caratura, il riscatto di un campionato che continua un andamento a singhizzo. Il concetto – che ADV ha tenuto nascosto nel suo ’vedrete, ci rialzeremo’ – è semplice: per raddrizzare la brutta nottata vissuta contro il Crotone, c’è solo una strada, ovvero vincere a Bologna.
Facile a dirsi, certo, ma molto meno a realizzarsi. Eppure, domani pomeriggio (ore 18), la squadra di Sousa è chiamata (se non obbligata) a mettere nel mirino questo tipo di impresa. Lo chiede la classifica, troppo lontana dalle posizioni che contano, lo chiede la gente, che nonostante il diluvio, l’altra sera, è rimasta sugli spalti per assistere alla… sofferenza contro il Crotone. E lo chiede, appunto, il patron Della Valle che nonostante i mille intoppi di questa prima fase della stagione continua a nutrire grande fiducia nel gruppo consegnato a Paulo Sousa.
E che dire di Pantaleo Corvino che domani vivrà una giornata davvero particolare. Tornerà a Bologna con lo stemma della Fiorentina attaccato alla giacca e sarà la prima volta dopo l’addio al club rossoblù, consumato appena qualche mese fa.
Il rapporto fra Corvino e il Bologna è stato un rapporto a corrente alternata, passato dall’euforia e i risultati dei mesi che segnarono il suo ritorno nel mondo del pallone, appunto a Bologna. E l’addio non proprio in discesa arrivato nel mezzo di un’estate. Un addio, comunque, come si racconta a Bologna e dintorni, costruito su segnali raccolti già nel corso del campionato. Dal gennaio scorso in poi.
La formazione. Sarà ancora una volta turn over dopo l’appuntamento con il mercoledì di campionato e le novità (rispetto al Crotone) saranno sicuramente e almeno due: Kalinic e Borja Valero. Quindi Sousa dovrà decidere se affrontare il Bologna con un assetto più offensivo (e quindi con due punte di ruolo) oppure lasciare il solo Kalinic davanti alla porta avversaria ma con Ilicic e Bernardeschi a supporto. Sarà turn over, dunque, con l’unico obiettivo di consegnare a Firenze e Della Valle un risultato, una vittoria, che porti la Fiorentina in una classifica diversa.
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Redazione LaViola.it