Brutto ko rimediato in Arabia contro il Napoli e dieci giorni per lavorare e ritrovare il bandolo della matassa prima della ripresa della stagione
Rabbia, delusione, frustrazione e una certezza. Questi i sentimenti che hanno attraversato lo spogliatoio viola subito dopo la batosta in Supercoppa. Già, batosta. Perché quando hai la sensazione di poter fare il colpo ed esci dal campo praticamente annichilito, non si può parlare che di batosta: morale, psicologica e anche di prestazione. Scrive La Nazione.
Troppo brutta la Fiorentina per pensare che sia la stessa che nel futuro prossimo continuerà a lottare su tre fronti – campionato, Conference e Coppa Italia –, ma gli interrogativi sollevati a Riyad restano ben presenti. Poco ha funzionato, quasi niente. Ma archiviare tutto sotto la voce ’incidente di percorso’ sarebbe pericoloso e sbagliato. Anzi. Bisogna aver ben presente quello che non ha funzionato e che sia di stimolo a società, allenatore e giocatori per trarre ognuno le proprie valutazioni e (re)agire di conseguenza.
Nell’ordine: agire sul mercato, rivalutare l’atteggiamento tattico, avere maggiore personalità e non solo nei soliti noti (chi ha altre idee può alzare la mano e cercare altri stimoli). Tre priorità che devono essere la base di una reazione che non può tardare, per non rischiare di buttare al vento una stagione che resta ancora viva e con strade aperte. Adesso ci sono dieci giorni cruciali per riordinare le idee. Dieci giorni dove il mercato entrerà nel vivo e dal quale si chiedono risposte.
Così come dal tecnico e, lo ribadiamo dai giocatori. Sarebbe davvero un delitto sprecare un’occasione simile, con la squadra in una posizione di classifica invidiabile, da difendere aiutata da tutti. Tifosi compresi. Ci sarà tempo per ’come e perchè’.
Di
Redazione LaViola.it