Altra prestazione così e così dopo Cagliari. Il playoff di Conference si conferma più difficile del resto della competizione
Se c’è una regola, un minimo comune denominatore che la Conference ha insegnato in quattro anni è che il play off è stato, sempre e di gran lunga più difficile del resto della competizione. E poco importa se la Fiorentina negli anni abbia difeso, gestito o dovuto recuperare un vantaggio o uno svantaggio: come scrive Repubblica, il doppio confronto di agosto è stato sempre insidioso e rischioso. Non fa eccezione nemmeno il Polissya e una gara di ritorno da approcciare forte di un 3-0 all’andata. A Reggio Emilia i viola hanno faticato, sofferto e rischiato di vanificare un comodo vantaggio, rimontando dallo 0-2 al 3-2 e ottenendo il pass per la fase a girone unico che non cancella tanti dubbi su un’altra prestazione così e così dopo Cagliari, specie nel primo tempo.
Pioli, che alla vigilia aveva ammonito sul non abbassare la guardia, dovrà lavorare sull’approccio alla partita, con il secondo primo tempo di fila non all’altezza, sullo sviluppo offensivo, spesso ingolfato, portandosi dietro indicazioni negative da chi, non titolare, era stato scelto per dimostrare il proprio valore, Pablo Marì e Parisi su tutti, mentre luccica nel buio del Mapei il talento di Fazzini oltre la solita certezza Gosens, entrato per cambiare, in positivo la partita, con due assist.
Di
Redazione LaViola.it