Editoriali

Fiorentina, altra prestazione scialba: poche idee, nessun gol e pochi punti. La mano di Pioli non si vede (per ora)

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E’ presto, anzi prestissimo, e il primo obiettivo della stagione (l’approdo ai gironi di Conference) è stato centrato. Ma è troppo poco

Per una Fiorentina che si vede in lotta per la Champions League due pareggi contro Cagliari e Torino sono certamente risultati deludenti. Specie perché sono arrivati entrambi con prestazioni non convincenti da parte della squadra di Pioli.

Poche idee, un gioco caotico e spesso senza una linea comune. Giocatori che si mettono in proprio troppo spesso e che troppo spesso si dimenticano degli altri dieci compagni.

In un calendario molto ostico le prime due giornate di campionato potevano rappresentare occasioni che la Fiorentina non ha saputo cogliere.

Come all’inizio: è ancora troppo presto per dare giudizi, sparare sentenze. Ma è chiaro che questa Fiorentina non è all’altezza della propria ambizione. E non può che spettare a Pioli il compito di dare un volto convincente e vincente alla squadra viola.

Lo 0-0 di Torino va forse più stretto a loro che alla Fiorentina. Come il pareggio di Cagliari andava quasi più stretto ai sardi che ai viola. Insomma così non va. Ora c’è la sosta del campionato, ovvero due settimane per costruire la Fiorentina (anche se tanti nazionali non ci saranno).

Due settimane per Pioli per integrare i volti nuovi, specie Nicolussi Caviglia, e cominciare a disegnare una Fiorentina ben più concreta, dinamica e geometrica di quella vista nell’inizio di stagione.

Di prestazione brutte ne abbiamo viste fin troppe nella passata stagione, ora serve cambiare marcia e voltare pagina. Pioli può e deve farlo, la rosa non sarà da Champions League ma è un discreto gruppo per lottare per l’Europa, ora tocca all’allenatore.

Mercato: 24 ore di “frenesia”

Come ha ribadito il direttore generale della Fiorentina, l’ultimo giorno di mercato può dire tante cose, in entrata e in uscita. L’obiettivo principale dei viola è quello di chiudere le cessioni degli esuberi. Ikoné torna in Francia, restano da piazzare giocatori come Beltran, Barak, Bianco, Richardson.

Ultimo giorno che servirà appunto per questi movimenti, anche se alle 20 chiude il mercato italiano, mentre ne restano aperti tanti nel resto del mondo.

In entrata la società si dice pronta a cogliere eventuali occasioni ma ritengono che la rosa sia ormai ben strutturata. A guardarla bene qualcosa si potrebbe ancora fare, specie in difesa, ma servirebbe un’occasione al momento difficilmente disegnabile. Non resta che aspettare per capire se alla fine succederà qualcosa.

E in questo qualcosa rientra anche Comuzzo, giocatore reduce da due prestazioni non all’altezza, e al centro di svariate voci di mercato. Per la Fiorentina può partire, poi dipende dal giocatore e dai club interessati.

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