Che si punti ad arrivare in finale o meno l’importante è partire bene. E stasera i viola dovranno dimostrare di aver imparato la lezione della passata stagione
La Fiorentina è chiamata a iniziare subito forte in Conference League. Perché a Genk, terra di fatica e di miniere sotto un cielo grigio, i viola saranno attesi da una partita complicata. Dentro a uno stadio che traboccherà di agonismo, la squadra di Italiano affronterà probabilmente l’avversaria più temibile del girone. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Rabbiosa per la doppia eliminazione nelle qualificazioni di Champions ed Europa League. Ma reduce anche da 7 gare positive e dalla vittoria nell’ultimo turno di campionato in casa dell’Union Sg.
Certo, il Ferencvaros domina l’Ungheria da cinque stagioni. E nelle ultime 6 gare ha segnato addirittura 29 reti. Ma (in attesa di capire di che pasta sono fatti i serbi del Cukaricki) il Genk, uno scudetto recente nel 2018-2019 e una coppa nazionale nel 2020-2021, rimane la principale antagonista della Fiorentina in questo gruppo. Con Bonaventura acciaccato e rimasto a casa al pari di Ikoné, la vigilia si è complicata ulteriormente.
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Redazione LaViola.it