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Fiorentina all’appello d’Europa: con l’Udinese serve una pronta risposta al ko col Bologna

La corsa ai posti chiave della classifica non ammette altre soste: le rivali hanno tutte vinto

31 punti conquistati in quindici partite, quando erano stati ventiquattro lo scorso anno nel percorso della stessa lunghezza e l’evidenza dell’ottimo campionato della Fiorentina è già tutta qui, scrive il Corriere dello Sport. Evidenza inconfutabile, frutto a seguire di complimenti e stima da ogni parte, eppure è arrivato il momento di un nuovo rilancio. Dice: dopo una sconfitta appena che è arrivata ad interrompere una serie di otto vittorie consecutive con annesso record (eguagliato) a distanza di 64 anni? La riposta è sì. Perché le altre vanno sempre forte e se una perde un solo colpo (ribadito, se), magari ce ne sono due che accelerano.

Rilancio in classifica certo, per annullare gli effetti numericamente negativi della sconfitta al Dall’Ara, però intanto la Fiorentina ha bisogno di ritrovare freschezza mentale che diventa freschezza di gioco, un pizzico di spensieratezza in quello che fa e che il tardo pomeriggio della partita con l’Inter ha inevitabilmente portato via, la convinzione che aveva prima di dicembre di sapere che quello che faceva lo faceva bene. E tutto ciò, viceversa, l’ha sicuramente scalfito proprio lo stop contro i rossoblù di Italiano e, forse, un po’ anche la successiva trasferta di Conference League in Portogallo, sebbene a Guimaraes abbia giocato “un’altra” squadra rispetto a Bologna (sette calciatori differenti da una gara all’altra e sarà più o meno lo stesso con l’Udinese per tornare al punto di partenza nella formazione).

Stasera contro l’Udinese è l’ultimo appuntamento del 2024 al Franchi, dove Palladino e i suoi vincono ininterrottamente in campionato dal 22 settembre e nemmeno rimandando a casa battuti avversari banali (Lazio, Milan e Roma tra gli altri), dove poi torneranno subito all’inizio del anno nuovo (4 gennaio) ospitando il Napoli di Conte per chiudere il girone d’andata, dopo essere transitati da Torino (domenica che viene) per affrontare la Juventus. Anche il calendario fa a capire l’importanza del rilancio per la formazione viola.

L’Europa chiama, sta chiamando a gran voce la Fiorentina, e quale Europa sia si capirà solo nelle prossime settimane, forse proprio al giro di boa, perché se c’è un banco di prova attendibile per misurare definitivamente l’orizzonte viola questo è il doppio confronto con Juventus e Napoli, e non ci sono dubbi. Ed è pure la possibilità anche di lanciare un messaggio alle concorrenti in campionato, che magari la considerano ancora non invitata al tavolo delle grandi: la Fiorentina ha queste tre riprove, Udinese in primis, per dimostrare che si sbagliano. E per rispondere all’appello dell’Europa.

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