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Editoriali

Fiorentina, al via la seconda parte di stagione: ma la ripartenza è lontana. Ribery c’è

Benassi

Ieri è cominciata la seconda fase della stagione anche per la Fiorentina, ma ancora nessuno sa se e quando si tornerà a giocare. C’è Ribery, tornato in città

La Fiorentina riparte. Almeno prova a farlo. Fase 2 iniziata a tutti gli effetti, dopo lo shock dei sei membri del gruppo (3 giocatori e 3 persone dello staff) ancora positivi al Covid-19. Ieri i calciatori viola sono sfilati via via durante tutta la giornata. Da Pulgar, il primo, ad Igor, l’ultimo. Distanziati fra loro di quarantacinque minuti, non si sono incrociati se non da lontano in alcuni momenti. Contatti solo con lo staff medico, presente per garantire assistenza a chi ha deciso di allenarsi sul campo e per far svolgere i test necessari ai calciatori.

Assente Iachini, come tutto lo staff tecnico. In questo momento, meno persone ci sono all’interno del centro sportivo e meglio è. Niente magazzinieri, niente addetti alla lavanderia, niente cuochi e via dicendo. I locali sono serrati, ad eccezione degli uffici di Pradè, Barone e Angeloni che comunque stanno lavorando in chiave mercato. I giocatori arrivano, svolgono i test, chi vuole può correre su una porzione di campo a lui dedicata e poi, senza cambiarsi, fanno ritorno all’auto prima di lasciare il centro sportivo. Routine precisa, senza deroghe, con paletti stretti entro cui stare. Tutti viaggiano con mascherina e guanti, anche in auto. Eccezione per Vlahovic e Igor, arrivati a piedi ed in bicicletta. Contatti zero, un pollice alzato da lontano a beneficio dei cronisti e dei fotografi e la voglia di provare a riassaporare una sorta di normalità.

La giornata è scivolata via così, fra un test e l’altro, con anche i familiari dei calciatori che sono stati sottoposti al test sierologico ed al tampone. Tutti coloro che vivono con i calciatori hanno osservato questa procedura. La Fiorentina non lascia niente al caso.

Intanto, nel primo pomeriggio, è sbarcato a Firenze Franck Ribery. Il leader tecnico del gruppo viola è atterrato a Peretola con il suo aereo privato, poi si è diretto in albergo. Test sierologico e tampone come prima cosa anche per lui, che in questo senso deve mettersi al pari dei compagni. Se tutto andrà per il meglio, potrà raggiungere anche lui il centro sportivo per i test fisici ed una breve sgambata.

Il tutto, chiaramente, in attesa di capire se e quando si ripartirà. Ancora nessuna certezza. In previsione un’assemblea di Lega straordinaria mercoledì prossimo e la posizione dei calciatori che comincia a farsi preoccupata, visti i nuovi casi, la recidività di un atleta della Sampdoria e soprattutto la lunghezza dei tempi di contagio, che in diversi casi è stata anche di circa tre settimane. In mezzo a tutto questo è ancora da definire ufficialmente il famoso ‘protocollo’ al quale attenersi. Insomma, la Fiorentina è ripartita, ma il ritorno in campo sembra ancora lontanissimo.

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