Viola in campo questa sera per la semifinale di Supercoppa. Di fronte ci sarà il Napoli campione d’Italia nella passata stagione
«Ci sono i campioni d’Italia, i vicecampioni d’Italia, i vicecampioni d’Europa, e poi c’è la Fiorentina». Benvenuti alla Final Four di Supercoppa. Una festa per quattro, alla quale i viola si presentano con lo spirito di libero di chi «non ha nulla da perdere». Parola di Vincenzo Italiano. Scrive il Corriere Fiorentino.
Del resto, sarebbe difficile pensarla diversamente. Perché è vero, il Napoli non sarà quello ingiocabile dell’anno scorso e la Lazio sta rientrando soltanto adesso, ma nessuno (né l’anno scorso né in questa stagione) avrebbe immaginato che i viola potessero star lì. Seduti, con pieno merito, al tavolo delle grandi. Qualcuno insomma li chiamerebbe underdog.
Sfavoriti, ma non per questo arresi. Anzi
Decisi più che mai a dimostrare a tutti di non essere lì per caso e ad andare a caccia della rivincita dopo le due finali perse l’anno scorso. «Da quelle esperienze abbiamo capito che in certe partite serve un’attenzione diversa — ha detto ieri il mister — e mi auguro che la lezione sia stata imparata». Traduzione: attenzione massima, concentrazione, riduzione al minimo degli errori individuali e, soprattutto, cinismo. È questa la ricetta per evitare di scottarsi ancora.
«L’importante però — ha aggiunto — è non rimuginare troppo su quello che è stato e soprattutto giocarsela con grandissima serenità e con leggerezza». E così torniamo al punto di partenza. Alla gioia di esserci, e alla voglia di andare per l’ennesima volta i propri limiti. Magari, prendendo spunto da quanto successo in campionato. Un successo, quello ottenuto a ottobre, che ha permesso alla Fiorentina di prendere ulteriore consapevolezza di sé, e della possibilità di giocarsela alla pari (quasi) con tutti.
«È passato troppo tempo da quella partita di Napoli, e stavolta sarà completamente diversa» l’avvertimento di Italiano. In effetti è cambiato tutto. A partire dal tecnico. «Ho riguardato quella gara — raccontava ieri Walter Mazzarri — dovremo fare qualcosa di diverso». La sensazione, ascoltando i due allenatori, è che la chiave starà nel prendere il controllo del pallone. Né l’una né l’altra infatti, vogliono regalarlo all’avversario. «Abbiamo una nostra identità e non possiamo pensare di non provare a gestire il possesso, altrimenti il Napoli ci prenderà a pallonate».
Di
Redazione LaViola.it