La giunta comunale ha previsto un investimento di 10 milioni per riqualificare lo stadio del rugby, la cui capienza andrebbe poi ampliata. Ma i renziani…
La questione Padovani, stadio provvisorio in cui potrebbe (dovrebbe) giocare la Fiorentina durante i lavori del Franchi, è anche politica. Lo scorso 5 settembre la giunta comunale di Firenze ha adottato una delibera, in via d’urgenza, per una variazione di bilancio che prevede di investire 10 milioni sullo stadio di rugby a Campo di Marte, assegnando alla riqualificazione, nel documento unico di programmazione per il bilancio finanziario, 5 milioni nel 2023 e altrettanti nel 2024. La delibera, per essere approvata, entro 60 giorni dovrà passare dal voto in Consiglio comunale, ma nella riunione di lunedì scorso Italia Viva ha deciso di esprimere voto contrario. Il partito di Renzi considera l’investimento per dotare lo stadio del rugby di una tribuna da 4 mila posti, «uno spreco di denaro pubblico», oltre che una eventuale mossa per andare incontro alla Fiorentina qualora iniziassero i lavori di ristrutturazione al Franchi e la squadra dovesse giocare in un impianto alternativo durante i cantieri, il Padovani, in questo caso dovrebbe incrementare la capienza a circa 16 mila posti con tribune temporanee. Un ulteriore «approfondimento» dopo il faccia a faccia di ieri con il Pd potrebbe far cambiare idea ai renziani, scrive il Corriere Fiorentino.
Proprio ieri, infatti, c’è stato un chiarimento in maggioranza, tra Pd e Italia Viva, dopo lo strappo sulla questione Airbnb. Gli alleati si sono «chiariti sull’incidente della delibera Airbnb», si «cercheranno di più al telefono», faranno «un incontro tecnico per approfondire il progetto dello stadio Padovani», fanno sapere i due partiti. anco di prova sarà proprio sui lavori al Padovani. In pochi mesi il partito di Renzi ha sfilato al Pd due consigliere comunali, oltre ad aver avviato una serie di iniziative contro Nardella. L’ultimo «incidente» in ordine cronologico è avvenuto la scorsa settimana, con il voto contrario di Iv in Commissione riguardo alla delibera sullo stop agli affitti brevi, sbandierata da Nardella come un manifesto politico del suo ultimo miglio a Palazzo Vecchio.
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Redazione LaViola.it