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Fiorentina al bivio: serve la vittoria per stare in alto

Palladino - Fiorentina

La Fiorentina sta attraversando un momento complicato. Palladino deve riprendere la corsa in campionato

La Fiorentina è ancora lassù, a quota 3, ma raggiunta al quinto posto dalla Juventus che ieri sera ha vinto a Monza. Oggi al Franchi arriva l’Udinese, scrive la Gazzetta dello Sport, e la squadra di Raffaele Palladino non può permettersi passi falsi.

È evidente che la Fiorentina stia attraversando un momento complicato, soprattutto psicologicamente, causato da quel che è successo a Bove e dalla scomparsa della mamma del tecnico, apparso particolarmente provato a Guimaraes. La Viola da quel maledetto 1 dicembre ha un po’ frenato. Lo dice il sofferto successo contro il Cagliari, lo spiega l’eliminazione in Coppa Italia ad opera dell’Empoli ai rigori, lo decreta lo stop di Bologna contro il carichissimo ex allenatore Vincenzo Italiano. E lo certifica il pessimo primo tempo di Guimaraes dove i viola, con alcuni non titolarissimi, hanno subito lo spirito e le giocate dei portoghesi.

La Fiorentina in serie A ha la miglior difesa con 11 gol presi in 15 partite. In Conference ne ha subiti sette in sei gare. Tenendo la porta inviolata solo due volte. Ma è la manovra offensiva che latita. E l’assenza di un elemento duttile come Bove amplifica i problemi. Se poi, come è accaduto a Guimaraes, sta fuori anche Sottil, l’unico capace di giocare con ostinazione l’uno contro uno, sono guai. Palladino ha adattato a sinistra Beltran con Gudmundsson sottopunta, ma l’esperimento pare non funzionare. Spesso il gioco latita, la manovra non è fluida e oggi mancherà anche la spinta di Dodo (squalificato), l’unico che ha un passo e una corsa sempre superiore a quello dell’avversario.

Ma ora è importante resettare, entrare in campo decisi a vincere e chiudere nel migliore dei modi un girone d’andata che presenta tre sfide complesse. Sulla carta, quella più abbordabile è la partita di stasera in casa contro l’Udinese che nella prima parte è andata fortissimo. La truppa di Runjaic, con grave emergenza a centrocampo, ha nella fisicità di tutti i suoi elementi la sua caratteristica di base. Non è facile da affrontare proprio per questo motivo. Ma davanti la qualità di Florian Thauvin e di Lorenzo Lucca è notevole. Se poi si aggiunge il ritorno di Alexis Sanchez e la freschezza di Iker Bravo è chiaro che la Fiorentina non può permettersi un atteggiamento come quello del primo tempo in Portogallo. Battendo l’Udinese oggi Palladino potrebbe affrontare con maggior tranquillità l’ultimo impegno dell’anno all’Allianz Stadium contro la Juventus e la prima sfida del 2025 asl Franchi contro il Napoli di Antonio Conte. Poi da lì in poi dovrebbero arrivare dal mercat dei rinforzi di qualità che per sognare in grande sono fondamentali.

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