Troppe partite e troppo ravvicinate fra loro, il turnover non risolve il problema acciacchi e infortuni per i viola
Impegni ravvicinati, contrattempi e tournover. Forzato oppure obbligato, poco cambia. Il susseguirsi delle partite – 4 amichevoli e 7 ufficiali, fino ad ora, 17 da qui alla pausa per i Mondiali – hanno messo alle corda la Fiorentina. E alle strette Italiano. Costretto a ’inventarsi’ formazioni dettate da aspetti tecnici e indicazioni dello staff medico. In altre parole equilibrismi precari tra moduli e infortuni. Scrive La Nazione.
Di fatto la formazione tipo, quella idealmente più forte non è mai stata schierata
Soprattutto per la mancanza di un elemento: Nico Gonzalez. E’ vero che tutti sono utili e nessuno è indispensabile. Ma non si può non riconoscere che l’argentino sia l’uomo di maggiore fantasia e talento nel reparto avanzato. La Fiorentina nel corso di questo avvio, ha perso pezzi importanti per infortunio. Altri hanno stretto i denti dando comunque la propria disponibilità. Altri hanno dovuto giocare a singhiozzo alle prese con contrattempi di vario genere.
Poi c’è Bonaventura che oltre a questo ha dovuto fare i conti, purtroppo, con la morte del padre (rinnoviamo le condoglianze). E questo è l’unico aspetto sul quale non si può intervenire.
Di
Redazione LaViola.it