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Rassegna Stampa

Fiorentina a tutto cuore: va oltre ogni limite

Viola che passano il turno ai calci di rigore al termine di una gara piuttosto sofferta contro un Bologna frizzante e organizzato

All’ultimo rigore. Come contro il Parma la Fiorentina prosegue la sua avventura in Coppa Italia grazie alla lotteria dagli undici metri quando sul Franchi è ormai notte fonde. Ancora semifinali dunque, la terza di seguito, ma questa volta dopo aver battuto una delle squadre più in forma del campionato. Scrive il Corriere Fiorentino.

Già, perché il Bologna di Thiago Motta, come accaduto solo poche settimane fa in campionato, ha messo in grande difficoltà la squadra di Italiano e, soprattutto nel primo tempo, è andata più volte vicino al gol. Ma a salvare la Fiorentina oltre al portiere Christensen ci hanno pensato pure i legni. Tre per la precisione, due pali e una traversa, colpiti dai rossoblu che hanno tenuto a galla la squadra di Italiano nonostante i viola sembrino in calo sia di condizione fisica che di idee. Eppure vincere così, con un pizzico di fortuna, non può che far ben sperare.

Perché la forma tornerà e perché i tanti infortunati usciranno (più prima che poi si spera) dall’infermeria

E così quando Italiano tornerà ad avere tutte le bocche di fuoco a disposizione, i viola potranno tornare anche a essere protagonisti nel gioco oltre che per il risultato. Che ieri sera i viola fossero in emergenza d’altronde lo si è visto dalla formazione iniziale con il tecnico che, quasi un inedito, ha scelto la difesa a tre più per necessità che per convinzione. Tutto sommato però l’esperimento non è andato male, anzi potrebbe tornare utile in partite in cui c’è più da soffrire. Valutazioni che Italiano certamente farà insieme al suo staff in attesa che dalla società arrivi quel rinforzo che lo stesso tecnico ha richiesto esplicitamente.

Il reparto offensivo d’altronde sembra quello più in difficoltà, sia sugli esterni sia per quanto riguarda le punte. E se Beltran ha comunque lottato e giocato di sponda lo stesso non si può dire di Nzola che appare sempre più un pesce fuor d’acqua. Chissà che allora la sua ennesima prova opaca non convinca la società a un sforzo sul mercato. Questa squadra e questo allenatore lo meriterebbero.

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