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Fiorentina a Frosinone, cambiano centrocampo e attacco

Per la sfida di venerdì l’allenatore Pioli sta valutando di cambiare i due reparti, per dare maggior concretezza alla squadra E Norgaard si candida per giocare

Come riporta il Corriere dello Sport Stadio, difesa a parte (che poi al momento debito sarà a sua volta oggetto di rotazioni) grazie al buon comportamento/rendimento complessivo del pacchetto composto da Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo e Biraghi, schierato senza soluzione di continuità da Stefano Pioli in queste prime undici partite di campionato come riprova inequivocabile delle gerarchie accanto a quella dell’affidabilità testimoniata dai nove gol al passivo (terzo miglior risultato in assoluto), gli altri due reparti sono sotto la lente di ingrandimento del tecnico viola per un motivo semplice: servono soluzioni e risorse che diano maggiore incisività al gioco offensivo.

Difatti, dopo l’allenamento di scarico post Roma, da ieri al centro sportivo è iniziato il percorso che avrà quale punto d’arrivo la trasferta in casa della neopromossa guidata da Longo.

NORGAARD. Con alcuni dubbi che è logico e lecito portarsi dietro fino al giorno stesso della partita, perché è facile credere che Pioli deciderà la formazione dopo la rifinitura di giovedì, certificando poi le scelte l’indomani mattina al termine della mini seduta sostenuta direttamente a Frosinone: chi a centrocampo e, soprattutto, chi assieme a Chiesa nel tridente? Cose non inedite e lo dimostra appunto l’alternanza proposta sia in mediana che in attacco (per la cronaca: 21 i calciatori impiegati finora, solo Ceccherini, Diks e Thereau ancora a secco di minuti), tanto più attuale alla luce delle difficoltà palesate dalla Fiorentina nelle gare più recenti sia a costruire che a concretizzare il gioco.

E nel primo caso, allora occhio a Norgaard che Pioli aveva annunciato pronto a giocare da titolare se non si fosse infortunato in Nazionale: adesso, ristabilito e già convocato con la Roma, il danese potrebbe avere un’occasione in modo così da liberare Veretout da compiti di regìa anche se lo stesso Pioli vede benissimo il francese nel mezzo a dirigere e contrastare assieme; oppure, magari, tutto si risolve con Edimilson di nuovo preferito a Gerson.

TRIDENTE. Le attenzioni vere sono là davanti. Il tridente dei sogni estivi Chiesa-Simeone-Pjaca è stato smontato nelle ultime due gare: a Torino sono stati Simeone (che ieri ha provato a caricarsi via social: «Il tuo peggior nemico sarà sempre la tua mente, perché lei conosce le tue debolezze») e Pjaca per far spazio a Mirallas ed Eysseric, sabato scorso ancora spazio al belga a discapito del croato, complice anche un “contrattempo” a carico dell’ex Juventus.

Dopo una sconfitta e tre pareggi tutti per 1-1, la Fiorentina ha voglia (e bisogno) di una nuova vittoria per rilanciare la classifica: ferma restando l’idea di Chiesa “finto” centravanti, questa potrebbe essere la volta giusta per rivedere il tridente. La versione migliore, sperano i tifosi viola.

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