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Fiorentina 2018-19, il pagellone dell’attacco: Simeone horror. Altalena Muriel. Chiesa ok

I giudizi e i voti alla stagione della Fiorentina, una delle più brutte degli ultimi anni

Si conclude una delle peggiori annate della storia viola con la salvezza ottenuta all’ultima giornata con pochissimi sorrisi e tantissimo spavento. Questi i voti dei singoli di LaViola.it nel consueto pagellone di fine stagione. Si continua con l’attacco:

SIMEONE, Voto: 4 Qualche dubbio in realtà c’era già a inizio stagione, ma forse neanche il più critico dei detrattori del Cholito potevano aspettarsi una stagione semplicemente horror per l’argentino. Il gol da un metro fallito a Genova col Genoa, la topica sul passaggio di Chiesa contro la Roma, gli errori di Parma, solo per citare alcune giornate orribili. Spesso e volentieri è stato detto di lui che corre tanto e si impegna. Si ok, ma se fai l’attaccante di mestiere dovresti ogni tanto anche buttarla dentro. E invece si è fermato a 8 centri, due dei quali nella goleada alla Roma per il 6 ed il 7-1. Solo 6 le reti in campionato. Ultimo gol in Serie A che risale a Marzo. Un disastro.

CHIESA, Voto: 7 Chiude la stagione con 12 gol, forse meno di quelli che ci si poteva aspettare visto che è stato il calciatore viola che ha tirato di più, e terzo assoluto in Serie A per conclusioni. Ma i 7 legni colpiti (secondo dato assoluto della Serie A) hanno fatto il loro per non lanciarlo più su in classifica cannonieri. Terzo assoluto per dribbling riusciti, in campo sempre o quasi nonostante problemi fisici che lo hanno accompagnato in tutta la seconda parte di stagione, gare vinte o risolte da solo predicando nel deserto. Come contro il Torino o con la Roma in Coppa, o con il Milan a San Siro. Gasperini ne ha macchiato l’immagine dopo quel rigore dell’andata di campionato, richiedendo un salto di personalità importante al giovane Federico. Per lui anche 9 assist totali tra campionato e Coppa.

PJACA, Voto: 4.5 L’infortunio lo ha messo fuori causa in tutta la seconda parte di stagione. Ma nella prima parte era andato malissimo. Doveva essere assieme a Gerson l’elemento in grado di far fare alla Fiorentina un salto di qualità. Esperimento fallito. Un solo gol, alla Spal, e una serie di gare anonime da dimenticare. Già la formula con cui era arrivato non aveva convinto, col diritto di riscatto e il controriscatto in favore della Juve. Col senno di poi, meglio non averlo comprato subito pagandolo tutto.

VLAHOVIC, Voto: S.V Ha trascinato la Primavera alla vittoria in Coppa Italia, e adesso proverà a farlo anche nella poule scudetto. In prima squadra ha giocato poco e nulla nonostante a inizio stagione fosse stato definito il vice-Simeone. 152′ collezionati in prima squadra, male col Sassuolo a Reggio, molto bene a Empoli dove solo Dragowski in versione super gli ha tolto la gioia del primo gol tra i grandi in Italia.

MURIEL, Voto: 5.5 Non poteva essere sempre quello visto a Gennaio contro la Sampdoria quando partì due volte da solo a metà campo, seminò avversari, e segnò due gol capolavoro. Ma non può neanche essere quello visto nell’ultima fase di stagione. Impatto devastante, con la doppietta ai blucerchiati, il gol al Chievo, le reti bellissime contro l’Inter, e i gol con Atalanta e Lazio. Poi il blackout. In Serie A 0 gol negli ultimi due mesi e mezzo, in Coppa il gol poi inutile a Bergamo. Finale di annata con la lingua di fuori, e futuro in bilico. Resta da capire dove possa arrivare con una preparazione ex novo a inizio stagione e avendo continuità. Per lui bottino importante, con 9 gol in 5 mesi.

MIRALLAS, Voto: 5 Il gol al Sassuolo allo scadere all’andata seguito da quello del momentaneo 1-1 all’Empoli l’apice della sua avventura in viola. Fatta di tanti problemi fisici e una costanza mai trovata. Può tranquillamente tornare da dove è venuto.

Nella prima parte di stagione, THEREAU, voto: S.V.

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