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Rassegna Stampa

Fiorentina 10 e gode. Nico Gonzalez è l’eroe di una serata epica

I viola soffrono, sprecano, poi la sblocca l’argentino e al 90′ su rigore strappa il pass ai gironi di Conference

L’immenso 10 di Firenze ha colpito, due volte, la seconda al tramonto dei 90 minuti, quando è più bello vincere una partita, scrive il Corriere dello Sport. Così la Fiorentina ha ottenuto ciò che non poteva perdere: la qualificazione ai gironi di Conference League. La finalista della stagione scorsa non poteva sparire di scena: Nico Gonzalez è stato l’autore materiale di una piccola-grande impresa, giunta in una serata di sofferenza, ma poi di cuore e di coraggio. Il Rapid Vienna è stato un avversario tosto da superare, a tratti tostissimo. I viola hanno barcollato, si sono ripresi, hanno rischiato nuovamente di cedere ma poi hanno tirato fuori il massimo.

PRIMO TEMPO. Tutto questo in una partita difficile, specialmente nel primo tempo. Per venti minuti la Fiorentina ha vacillato, il Rapid si è presentato in una veste autoritaria: squadra messa benissimo in campo, pressing sui difensori viola e sui centrocampisti, Grull a sinistra e Kuhn a destra hanno creato molti problemi sulle fasce di Dodo e Biraghi, spesso imprecisi. E in un quarto d’ora i viola hanno tremato, soprattutto al 7′, sulla traversa colta da Mayulu. Poi ancora Seidl (8′) e Grull (11′ e 15′) hanno impaurito il Franchi. Solo un tiro al volo di Biraghi (12′) spezzava il ritmo della partita, che pendeva a favore degli austriaci. Poi, dal 20′, la squadra di Italiano ha preso la misura dell’avversario, che ha calato l’intensità del suo gioco. Dal 29′ i viola hanno trovato la forza per reggere il confronto e hanno iniziato a impensierire il Rapid. Ma la prima vera occasione (proprio al 29′) se l’è divorata Nzola: l’angolano si è presentato davanti a Hedl ma non ha avuto né forza né freddezza per superarlo, il piede del portiere ha salvato il Rapid. Un’occasione colossale sprecata, poi si sono aggiunti due tentativi dello stesso Nzola, altri due dell’ex Spezia e un tiro violento ma a lato di Kouame.

SECONDO TEMPO. Al ritorno in campo dopo l’intervallo, la Fiorentina ha approcciato di nuovo la gara in maniera non appropriata. Mayulu al 54′ ha avuto un’altra occasione dopo 60 metri di campo palla al piede. Un minuto e ci ha riprovato. Il Rapid, per fortuna, è finito qui, mentre la Fiorentina ha iniziato la parte migliore della sua partita. Subito Nico Gonzalez al 59′: cross di Biraghi, Auer ha respinto maldestramente addosso a Hedl e l’argentino ha ribattuto in rete. Italiano, a quel punto, ha inserito Duncan per Arthur e Beltran per l’impreciso Nzola: forze fresche per l’assalto. E’ stato un susseguirsi di occasioni, magari non limpide, con Bonaventura, Beltran, Dodo, fino alla traversa di Mandragora (74′) e allo slalom senza sbocco di Duncan. Il prologo all’inevitabile conclusione, che Italiano stava cercando visto che ha messo in campo il secondo attaccante (Kokorin). A due minuti dal termine una palla di Mandragora diretta verso il centro dell’area è stata deviata con un braccio da Sattlberger: rigore, senza discussione. Nico Gonzalez sul dischetto, implacabile: quarto gol in quattro partite. E il Franchi ha potuto fare festa. L’Europa è salva.  

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