Rassegna Stampa

Fiorentina, 10 giorni di fuoco tra campionato e Europa League

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Segnarsi le date dal 12 al 22 dicembre, dieci giorni pieni di notizie per la Fiorentina, che lunedì incrocerà il Sassuolo sei ore dopo aver ricevuto il verdetto da Nyon per l’accoppiata nei sedicesimi di finale di Europa League. Saranno dieci giorni pieni anche di partite, quattro in notturna compresa quella contro il Sassuolo che comincerà alle 19, un modo per capire meglio quale mestiere potrà (sperare di) fare questa squadra in Italia: il quarto posto è lontano 5 punti e c’è la gara da recuperare a Marassi contro il Genoa (15 dicembre, ore 20, poco più di un’ora da giocare con partenza sullo 0-0).

Fine d’anno non semplicissima, perché le altre due partite saranno in trasferta contro la Lazio e in casa contro il Napoli, consigliabile perciò vivere alla giornata: esattamente questa è la filosofia di Sousa, sulle cui percentuali di rinnovo nessuno ha certezze. Neanche i Della Valle, neanche Corvino e a maggior ragione Sousa, il quale pochissimo si è esposto sulla sua volontà di restare.

Ci saranno le condizioni? E tanto per capirsi come sarà il mercato di gennaio? Mai come quest’anno saranno decisivi i risultati, perché ognuno di essi ha un valore moltiplicato in un’annata in cui tutti sono più che mai sotto esame, mentre la proprietà sta cercando di ricucire un rapporto con la tifoseria che negli anni è declinato verso il basso.

L’ingresso di Antognoni potrebbe essere il primo nel quadro di un piccolo riassetto per potenziare il feeling con Firenze, in attesa dell’imminente presentazione del progetto del nuovo stadio. Qualcosa si muove in prospettiva, molto però dovrà muoversi in classifica entro la fine dell’anno per aumentare la credibilità di una conduzione tecnica ancora al bivio fra l’addio a giugno e le possibilità di un rinnovo.

In un contesto del genere molta importanza avrà anche il cammino in Europa League, e qui facciamo riferimento al grafico con le potenzialità delle avversarie. Dopo due sedicesimi di finale contro il Tottenham – bene il primo, male il secondo – l’avversario sarà sicuramente diverso. Pericolo Manchester United, allenato da un tizio che non è un pirla e qualche buon giocatore – così dicono – ha a disposizione.

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