«Se vincesse il Napoli? Sarei contento», dice arrossendo Doriano, l’edicolante di via Dante Alighieri a Reggello. Che aggiunge: «Tanto la Fiorentina non ha da chiedere più niente a questa stagione». Lì vicino c’è il bar Daniel, da dove una volta partivano i pullman per le gare della Fiorentina e che ancora oggi è tappezzato di bandiere, sciarpe e poster viola, senza dimenticare qualche sano sfottò contro l’avversario di sempre: la Juventus. Così scrive il Corriere Fiorentino.
Perché anche se non sembra, il pensiero fisso è lì, a domenica, a una sfida che ha tanto da dire e che qualche tifoso viola vorrebbe finisse a favore del Napoli. Per fare uno sgambetto ai bianconeri: «La partita dello Stadium l’ho vista al circolino col mio compagno — dice Silvia, la barista, tifosissima della Fiorentina — e quando ha segnato il Napoli è esploso tutto il locale». Vaggio è il buen retiro della famiglia Sarri, nel bar, alimentari, tabaccheria, lungo la strada Paolo è sulla stessa lunghezza d’onda: «Sono tifoso viola ma domenica forza Napoli!».
Figline è l’ultima tappa. In piazza Marsilio Ficino, quasi in fondo, c’è l’Antico Caffè Greco, sede del Napoli Club «Maurizio Sarri», che Agostino e Domenico Iaiunese, presidente e socio, nonché carissimo amico dell’allenatore partenopeo, definiscono il nuovo Maradona: «Questo scudetto (mentre fanno evidenti scongiuri, ndr ) sarebbe più importante del secondo vinto con Diego». Dall’«Iglesia Maradoniana» alla «Cappella Sistina Sarriana», un capolavoro tattico, che lo scudetto potrebbe far diventare immortale: «Se lo vince, Sarri entra nella storia del Napoli e del calcio», sottolinea Agostino. La Fiorentina si scanserà? «Macché — dicono in coro — ha ancora speranze per l’Europa League. Ognuno farà la sua partita e poi vediamo».
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Redazione LaViola.it