Rassegna Stampa
Ferrara su La Nazione: “Como variabile cool. Ma noi a Hugh Grant preferiamo Ceccherini”
I lariani sono la variabile più cool del campionato, ma a noi interessa solo capire se la Fiorentina si prende i tre punti e inizia ad avere un’identità degna di questo nome
Come scrive Benedetto Ferrara su La Nazione, l’enorme valanga di zucchero mescolata col nome di Pioli ha un po’ fatto perdere il senso del presente. Lo scudetto al Milan (che comunque non era l’AlbinoLeffe), il suo splendido rapporto con Firenze (vero), coi media fiorentini (verissimo), l’empatia con lo spogliatoio (vero anche questo), insomma tutto ciò ha dopato le aspettative e quindi di conseguenza, in assenza di vittorie, dato sfogo a qualche critica eccessiva nei confronti di un tecnico che non è un mago ma può fare molto bene a questa Fiorentina. Ed è così che la sfida col Como di Fabregas, pur non decisiva (sì, ecco, non esageriamo), è importante per capire se Stefano D’Arabia ha capito come per far rendere al meglio la sua Fiorentina.
Il Como è sicuramente la variabile più cool del campionato: allenatore giovane, calcio inevitabilmente spagnoleggiante, ragazzi di talento pagati a peso d’oro, soldi tanti, attori in tribuna (Hugh Grant fa sempre notizia) come ai tempi di Vittorio e Naomi Campbell. Noi di questi tempi preferiamo le ruspe in curva Fiesole, ma su questo la Fiorentina non ha nessuna colpa. Siccome siamo un popolo di orgogliosi e il calcio aumenta ancora di più la dose di orgoglio non ammetteremo mai di invidiare un po’ la squadra lacustre del ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno. E facciamo bene. Domani ci interesserà solo capire se la Fiorentina si prende i tre punti e inizia ad avere una identità degna di questo nome. A tre, a quattro, a cinque: Pioli, pensaci tu. Ps. Invitate Ceccherini in tribuna. Non sarà Hugh Grant ma, a occhio, è più simpatico.