Il rifiuto dell’argentino di trasferirsi in Brasile ha compromesso i piani viola. Mosca bianca tra tanti che puntano i piedi
Quanta tristezza ti mettono addosso quei calciatori che fanno le bizze perché vogliono cambiare squadra. Desiderio lecito, sia chiaro. La gente sa bene che ormai quella sull’amore è tutta fuffa, nessuno si illude più. Ma, diciamocelo, c’è modo e modo, scrive Benedetto Ferrara su La Nazione.
ESEMPI. Premesso che ogni caso fa storia a sé e che tra la verità oggettiva e la propaganda a uso e consumo del tifo c’è sempre una bella differenza, va detto che la dignità di un professionista a volte fa a cazzotti con la realtà. Il caso Lookman è sicuramente la manfrina dell’estate. E non sorprende certo il fatto che l’Inter lo stia portando via all’Atalanta. Ma il fatto che l’attaccante nigeriano sia addirittura sparito dai radar ci fa capire che l’ultimo limite è stato decisamente sorpassato. Cosa insegna il calcio ai ragazzini? Che modello rappresenta se un professionista milionario si comporta come un bimbo di sette anni a cui la mamma ha deciso di non comprare il gelato?
C’E’ CHI DICE NO. Cosa c’entra con la Fiorentina? Beh, la Fiorentina entra in gioco quando ripensiamo a vecchie storie fatte di certificati medici per evitare di presentarsi al ritiro. Era il passo precedente, quello prima della sparizione. Ricordate Bernardeschi? E Kalinic? Il moralismo facile è sempre da evitare, ma viene da pensare che a certi livelli affrontare la realtà invece di scappare sia sempre un ottimo esempio, soprattutto perché il pallone sarebbe uno sport. Sarebbe, appunto. Almeno Beltran è un vero professionista. Se lui fosse andato al Flamengo la Fiorentina avrebbe risolto un bel po’ di problemi e preso subito un sostituto. Ma d’altra parte lui ha il diritto di rifiutare una destinazione non gradita. Il fatto che il giorno dopo per lui sia uscita una ipotesi Sassuolo non deve sorprendere. Voi tra la stazione mediopadana e la spiaggia di Rio cosa scegliereste? Nessun dubbio, vero? Evviva la nebbia. Pensaci bene Lucas, a meno che i tuoi procuratori non abbiano già un accordo col River, magari in prestito. Tanto sono quasi sempre loro a decidere.
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Redazione LaViola.it