Ferrara analizza con ironia l’eliminazione viola: decisive le scelte tattiche discutibili, un primo tempo disastroso e i limiti evidenti a centrocampo
Benedetto Ferrara, su La Nazione, analizza l’amara eliminazione della Fiorentina con uno sguardo disincantato e ironico. Non bastano le prestazioni individuali e nemmeno le parate decisive per salvare una serata che, alla fine, costa (forse) l’Europa. “Non bastano un Gosens pazzesco e due gol che ribaltano un primo tempo iniziato nel modo peggiore. E non basta neanche un De Gea che salva tutto“.
La delusione è palpabile e viene attribuita anche alle scelte discutibili in panchina: “La Fiorentina non ce l’ha fatta, anche grazie ai cambi discutibili del Palladino 2.0, quello che sull’etichetta ha scritto scadenza giugno 2027“. Per Ferrara, la serata è stata “finita nel modo peggiore: addio Europa. Forse“. Ma lascia uno spiraglio: “Resta qualche morso al campionato per crederci ancora“.
La partita viene descritta come “bella tosta“. Tuttavia, la differenza l’hanno fatta i singoli: “Solo che loro avevano un meraviglioso Isco e tu un Gud trasparente. Loro difesa leggera ma attacco di livello. Tu un gran portiere, un Gosens meraviglioso ma anche un centrocampo in difficoltà“.
E ancora, pesa l’errore iniziale: “Inutile rimpiangere il primo tempo Kean free di Siviglia. Una vera ingenuità“. E le scelte tattiche non convincono: “Inutile chiedersi perché togliere Fagioli per Folorunsho. Paura? Ci sta. Ma tutto questo non conta più. Palladino è il presente e il futuro. Kean chissà. La vera domanda da oggi sarà questa“.
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Redazione LaViola.it