Non può e non deve passare sottotraccia ciò che è successo al capitano della Fiorentina durante la finale di Conference League contro il West Ham
La Fiorentina e Firenze non ci stanno, indignati e infuriati per quello che un manipolo di tifosi del West Ham ha fatto a Biraghi. E l’immagine della ferita sulla nuca del capitano è diventata l’atto d’accusa del club viola nei confronti dei tifosi del West Ham. Gli stessi evidenziati dagli esperti di SeatPick come secondi solo a quelli del Newcastle in Premier League a livello di violenza verbale. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
VIOLA AGGREDITA
Ma quello di Rocco Commisso è anche un indice puntato verso l’Uefa. Sempre con quel retrogusto amaro tra la gente di Firenze che riconduce alla partita della Coppa Uefa stagione 1998-99 contro il Grassopphers disputata a Salerno. Alla bomba carta lanciata da mano ignota che ferisce il quarto uomo e suggerisce all’arbitro di non riprendere più la gara, allo 0-3 a tavolino. Tutto questo ovviamente non c’è dentro il comunicato diffuso ieri pomeriggio dalla Fiorentina. Ma aleggia a ricordare all’Uefa, e non solo, che in questa stagione il club viola è stato destinatario di atti di intemperanza fin dallo scorso agosto.
Prima con il lancio di bicchieri di birra verso la dirigenza nei playoff a Enschede. Poi con la frattura al setto nasale di Bianco provocata da un pugno di un tifoso turco che aveva invaso il campo a Sivas. E senza dimenticare i proiettili di gomma sparati dalla polizia portoghese ai tifosi della Fiorentina nella trasferta di Braga per sedare alcuni tafferugli.
PUNIZIONE ESEMPLARE
«Ho parlato con il presidente della Premier League – ha dichiarato Commisso di ritorno da Praga – e gli ho detto che i tifosi del West Ham che si sono resi protagonisti di quel gesto contro Biraghi sono degli animali». Parole a cui ha fatto seguito il comunicato. «La Fiorentina – si legge – condanna fortemente quanto successo al proprio capitano, Cristiano Biraghi, durante la finale di Conference League. Colpito al 33’ del primo tempo da un oggetto lanciato dalla curva appartenente ai tifosi del West Ham. Questo inaccettabile comportamento ha ovviamente condizionato la prestazione dell’atleta e dei suoi compagni. Consapevoli di essere su un terreno di gioco non solo più calcistico, ma anche pericoloso per la propria incolumità».
Dopo aver sottolineato «i valori di correttezza, lealtà e sportività» mostrati da Biraghi, la nota del club si chiude così. «La Società è certa che l’Uefa valuterà approfonditamente l’accaduto. E punirà questo come merita e nel modo più esemplare possibile. Affinché situazioni del genere non si verifichino più».

Di
Redazione LaViola.it