Preso Ronaldo, a Verona per superarlo. E’ sempre più capocannoniere: 16 gol, segna da 6 gare di fila. Non rinnoverà, ma a gennaio deve restare
Trentatré gol in A nel 2021, quanti quelli segnati da Cristiano Ronaldo, già vincitore di cinque palloni d’oro, nel 2020. Dusan Vlahovic, 22 anni il prossimo 28 gennaio, è sempre più il padrone indiscusso dell’area piccola. Adesso, ha ancora 90 minuti, a Verona mercoledì (a un anno esatto da Juve-Fiorentina 0-3, la sua partita della svolta…), per provare a staccare il fenomeno portoghese e Omar Sivori, pure lui a quota 33, avvicinandosi così ulteriormente a Nordahl, l’ultimo a segnare 36 volte in un anno solare e secondo solo a Borel, con 41 centri nel 1933. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
I NUMERI. In questa stagione, in A, Vlahovic ha segnato 16 volte in 18 partite, di cui 8 nelle ultime sei presenze consecutive, dalla doppietta al Milan fino al timbro al Sassuolo di ieri. Meglio, a Firenze, ha fatto soltanto Batistuta che, nell’era dei tre punti a vittoria, ha segnato per undici turni di fila (nel 1994). Intanto, il serbo si diverte a scalare una posizione dopo l’altra la classifica dei marcatori viola “all time” in campionato: con i 43 gol messi insieme in A dal suo debutto, nel settembre 2018, ad oggi, ha sorpassato Baggio (39 reti), Rui Costa (38), Enrico Chiesa (34). Davanti, quasi a portata di mano, ci sono Gilardino (52), Mutu (54) e Toni (55). Purtroppo, mancherà il tempo per provare ad insidiare chi ha scritto la storia viola, da Hamrin (150) a Batistuta (151).
DIFFICILE DIRSI ADDIO. Di certo c’è che con questi numeri, dirsi addio, a fine stagione, diventerà sempre più complicato. Fin qui, al di là dei contatti riallacciati con l’entourage del giocatore dopo il brusco stop nella trattativa per il prolungamento del contratto, non sembrano esserci segnali di riapertura. L’appeal del calciatore, soprattutto in Premier, è lievitato, con Arsenal, Manchester City e Newcastle pronte ad iscriversi alla corsa per provare a sedurre l’attaccante ed il suo procuratore. Quel che è certo è che Vlahovic è il passepartout della Fiorentina per centrare quel ritorno in Europa che manca dal 2016/17: sui 33 gol realizzati dalla Fiorentina, il 49% portano la sua firma. Ecco perché, al di là della possibile pioggia di milioni, non potrà essere ceduto a gennaio. Con una qualificazione in campo internazionale, anche salutarsi, tra qualche mese, sarà un po’ meno doloroso.