Il doppio ex della sfida tra Udinese e Fiorentina: “Palladino ha la personalità per gestire la contestazione”
Felipe Dal Bello, doppio ex della sfida tra Udinese e Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni: “Quest’anno l’Udinese ha alternato momenti molto belli a momenti difficili. La tifoseria penso sia contenta ma rammaricata per il finale. Credo che la squadra e la società vorrebbero chiudere bene la stagione, però alla fine in queste partite lo stimolo di chi si gioca qualcosa è molto importante. Chiaramente uno pensa già ad organizzare il viaggio per tornare a casa, andare in vacanza, ci si allena in maniera più leggera visto che non c’è un bisogno importante di risultato. E’ anche vero che ti giochi una partita davanti al proprio pubblico e cerchi di dare il meglio, ma quando di fronte hai una squadra che si gioca qualcosa ci sta che nei contrasti inconsciamente tu possa tirare un po’ indietro la gamba”.
PALLADINO. “Firenze è molto bella come ambiente quando le cose vanno bene, quando le cose vanno male è molto difficile. Conosco bene Raffaele, credo che il suo lato umano si sia visto, anche nel rapporto con la squadra. Per essere una delle prime opportunità di giocare a certi livelli ha fatto un ottimo lavoro. A Firenze quando arrivi vicino e non riesci a vincere è quasi un fallimento. Però credo che bisogna dare continuità al lavoro di Raffaele, perché è molto bravo e preparato. Contestazione? Questa situazione si può gestire col lavoro e basta. Credo sia la prima vera contestazione che vive da allenatore, lui ha la personalità per poterla gestire, è una persona molto intelligente con la testa ben quadrata”.
DIFESA VIOLA. “Per un mister è una fortuna avere tanti interpreti per poter cambiare. O sei il Real Madrid che pensi solo alla tua squadra senza interessarti degli avversari, altrimenti devi schierare la tua squadra anche in base all’avversario. L’esperienza di Pablo Marì è molto importante, Palladino ha puntato a lui per tornare alla difesa a 3. Ci sta la scelta di cambiare, chiaro che se un difensore gioca poco è difficile rientrare subito nel ritmo partita. Comuzzo, al di là dell’età, è molto forte, mi ha impressionato sin dalla prima partita. Anche lui, vista appunto l’età, ha bisogno di un periodo per guardare e imparare, ma ha le qualità per essere un punto fermo della Nazionale italiana”.
CONFERENCE POSSIBILE. “Il Lecce ha bisogno di vincere, però gioca contro una grande squadra. In questi momenti bisogna pensare al proprio campo per non rimanere con l’amaro in bocca. Secondo me con l’Udinese non sarà così semplice, perché è una squadra compatta”.
Di
Redazione LaViola.it