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Fattore Mondiale: da Gonzalez a Milenkovic, i viola che (ad oggi) possono andare in Qatar

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La prossima sarà una stagione fortemente influenzata dal Mondiale. Servirà una rosa larga e competitiva: andranno in Qatar anche Amrabat e… Jovic

Il tour de force iniziale con 23 partite in 90 giorni tra campionato e Conference League (sperando di passare il playoff d’agosto), poi lo stop di quasi due mesi per il Mondiale, quindi il rush finale fino ad inizio giugno 2023. La prossima sarà una stagione fortemente condizionata da Qatar 2022, con gare ogni tre giorni e un dispendio psico-fisico parecchio complicato da gestire. Da una parte chi parteciperà al Mondiale, con i primi mesi di stagione con il club da vivere ‘a fuoco’ ma anche con l’attesa dell’evento in Qatar, dall’altra chi starà invece fermo quasi due mesi dopo il frenetico ritmo dei tre mesi precedenti. Difficoltà opposte ma complesse da affrontare.

ROSA ALLARGATA. Anche in casa Fiorentina ci sarà la necessità di allestire una rosa larga e di qualità, proprio per gestire una stagione del tutto inedita. Ci saranno ancora le cinque sostituzioni, si giocherà ogni tre giorni (passando il playoff di Conference i viola saranno quelli che giocheranno di più fino a metà novembre, quando ci sarà lo stop per il Mondiale). Se già lo scorso anno Italiano chiedeva una rosa ‘ricca’, adesso questo serve a maggior ragione. Ruotare gli uomini nel modo giusto diventa fondamentale. Con uno sguardo poi a chi parteciperà a Qatar 2022. C’è ancora un mercato da affrontare, è vero, ma ad oggi non sono pochi i viola che possono essere già proiettati al Mondiale.

DA GONZALEZ A… JOVIC. A partire da Gonzalez, tra i punti fermi di Scaloni nell’Argentina. Martinez Quarta è rimasto fuori nelle ultime convocazioni, ma punterà a trovare più continuità (e qualità nelle prestazioni) per non perdere l’appuntamento. L’Albiceleste è nel girone con Messico, Polonia e Arabia Saudita: può fare parecchia strada. Poi Amrabat, titolarissimo nel Marocco: girone duro con Croazia, Belgio e Canada, ma occhio alle sorprese. Difficile ci sia Maleh, convocato solo una volta la scorsa stagione. Ad oggi ci sono anche i tre polacchi, Dragowski, Zurkowski e Piatek, ma nessuno dei tre potrebbe restare in viola da qui al 1° settembre. Così come i tre serbi Milenkovic, Nastasic e Terzic, inseriti nel girone con Brasile, Svizzera e Camerun: tosto. Nella Serbia, però, punta con forza a prendersi un posto Luka Jovic. Lui sì che, sempre più vicino alla Fiorentina, è determinato a sfruttare i primi mesi della prossima stagione per arrivare carico al Mondiale: gli ultimi tre anni sono stati avari di presenze e gol, arrivare in viola rappresenta anche un’opportunità in ottica Qatar.

SPERANZE. E se Duncan ha chiuso qualche tempo fa la propria avventura nel Ghana, difficile che altri viola attuali possano rientrare nel giro delle Nazionali. Ikonè veniva convocato nella Francia fino a due anni fa, ma dovrebbe fare qualcosa di straordinario per rientrare in un gruppo pieno di stelle. Stessa cosa Arthur Cabral, anche se tutti si aspettano un giocatore ben diverso da quello visto nei primi sei mesi in viola. Il Brasile è un sogno anche per Igor, ma difficile entrare ora nel giro della Seleçao. Più facile, forse, per Dodô, terzino di grande qualità che ha giocato fino all’Under 23 verdeoro: a destra non ha tantissima concorrenza, nelle ultime occasioni c’erano il bianconero Danilo e il veterano Dani Alves, mentre Emerson Royal (bel giocatore) negli ultimi mesi non è stato chiamato. Mentre sempre in chiave mercato si parla di Leo Ortiz come possibile rinforzo: lui sì che spera di approdare in Europa anche per rafforzare la propria candidatura verso il Mondiale, visto che è stato convocato anche nelle ultime occasioni senza tuttavia esordire.

CHI NON ANDRA’ IN QATAR. Una panoramica che ovviamente andrà aggiornata in corso d’opera per arrivi e uscite sul mercato, ma che in ogni caso può favorire chi non parteciperà al Mondiale. Non sarà facile gestire i quasi due mesi senza partite ufficiali, è vero, ma senz’altro a livello fisico potranno fare una preparazione diversa rispetto a chi andrà in Qatar. In questo senso gli italiani, al pari degli altri che non saranno convocati dalle rispettive Nazionali, potranno avere un vantaggio in più alla lunga. Da Bonaventura a Biraghi, fino a Cabral, Ikonè, Igor e agli altri che dovrebbero/potrebbero restar fuori salvo sorprese. E chissà che anche Castrovilli, che lavora sodo per rientrare al meglio, non possa rappresentare un valore aggiunto a partire dal 2023.

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