L’ex tecnico, anche della Fiorentina, ha parlato stamani della lotta salvezza: la Fiorentina ed il Benevento rischiano più del Cagliari
«Per salvarsi la prima cosa da fare è subire pochi gol. Il mio primo anno a Bari, nonostante i 38 gol di Protti e Anderson, siamo retrocessi. Non c’è altra strada, per rimanere in serie A si deve difendere bene». Parola di Eugenio Fascetti, che ha parlato stamani al Corriere Fiorentino.
Fascetti, le vittorie di Cagliari e Torino inguaiano le altre?
«Si è formato un gruppo folto di squadre che si devono salvare. La vittoria del Cagliari col Parma è incredibile, calcisticamente erano quasi morti. Il Torino ha battuto la Roma e per la prima volta ha giocato bene. Sono risultati che danno morale, sicuramente di testa stanno meglio delle concorrenti. Adesso devono preoccuparsi soprattutto il Benevento e la Fiorentina».
Come mai loro più delle altre?
«La squadra di Inzaghi perché è stata risucchiata. Di fatto in questo campionato è sempre stata fuori dalla corsa e ora ci si trova catapultata dentro. Sulla Fiorentina c’è poco da dire…».
In che senso?
«Ho visto la sconfitta col Sassuolo, mi ha lasciato senza parole. È una squadra poco reattiva, non ha carattere: è spenta. Il primo rigore subito ci sta, il secondo è inspiegabile. Un giocatore dell’esperienza di Pezzella che è anche capitano, non può commettere leggerezze di quel tipo. Eppure stavano anche vincendo. Cambiano gli allenatori ma le cose sono sempre uguali. Speriamo bene».

Di
Redazione LaViola.it