Dopo le ferite scottanti delle due finali perse con Italiano, ora i viola vogliono imporsi. Prima però non è da sbagliare la trasferta a Celje
La Fiorentina ha fame di Europa, scrive Tuttosport. È con questo spirito che arriva in Slovenia per affrontare una delle sorprese di questa Conference League, il Celje guidato dallo spagnolo Albert Riera, ex mezzala di Liverpool, Manchester City, Galatasaray, per un breve periodo alla guida dell’Udinese.
L’obiettivo di Raffaele Palladino e dei suoi giocatori è chiudere la pratica qualificazione già stasera per far sì che la partita di ritorno, fra una settimana al Franchi, sia poco più di una passerella per festeggiare insieme ai tifosi l’approdo alle semifinali per il terzo anno di fila. I viola sotto la gestione Italiano sono sempre arrivati in fondo alla competizione nelle ultime due edizioni ma senza riuscire a portarsi a casa la coppa: è una ferita che brucia ancora. Di qui la la fame d’Europa, la voglia di rivalsa ed essere protagonisti. Il che però non significa sottovalutare l’impegno e l’avversario odierni. Vero che il Celje non ha lo spessore tecnico della Fiorentina, in più manca il bomber Kucys che a fine marzo si è rotto il crociato. Ma Palladino e i suoi, se al Franchi sono stati un rullo compressore vincendo tutte e quattro le gare della fase campionato della Conference, in trasferta hanno messo assieme finora solo un successo con un pareggio e due sconfitte. Non proprio un rendimento da prima della classe.

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Redazione LaViola.it