Rassegna Stampa

Fagioli, per Motta era invisibile. Palladino (e Spalletti) stravedono per le sue qualità

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Alla Juve era l’ultima scelta in mediana: domani per il centrocampista viola sarà una partita speciale

La Gazzetta dello Sport dedica un focus al più recente degli ex di Fiorentina-Juventus, Nicolò Fagioli. A differenza di altri colleghi come Vlahovic, Nico Gonzalez o Kean, per il centrocampista sarà la prima volta da ex, nonostante non sia (ancora) al cento per cento un calciatore della Fiorentina.

Dopo undici anni a Torino (“anni fantastici, di pura passione e puro amore”) lo scorso gennaio si è consumato l’addio. È successo tutto dopo una chiamata paterna con Allegri e a dieci minuti dalla fine della sessione invernale di un calciomercato che ha permesso a Fagioli di trovare una nuova casa per rilanciare se stesso e le sue ambizioni. Di Viola e d’azzurro. Sì, perché lì dove si incontrano i traguardi personali e quelli di squadra, la Nazionale diventa un obiettivo al pari dell’Europa (c’è la Conference da vincere e una qualsiasi qualificazione a una competizione continentale da ottenere per far scattare in automatico il suo riscatto dalla Juve).

Da un feeling mai nato con Motta alla grande considerazione che Palladino ha di lui. Il viaggio di sola andata Torino-Firenze per il centrocampista ha cambiato anche il suo rapporto con la guida tecnica. E dove non c’è il supporto delle dichiarazioni, arrivano i numeri a chiarire: alla Fiorentina gioca in media circa venti minuti di più in ogni partita e in più della metà delle occasioni è stato schierato titolare (4 volte su 7), mentre alla Juve è sceso in campo dal primo minuto 7 volte su 22. Meno di un terzo delle partite giocate. Motta non lo vedeva e lui è finito ai margini, con tanto di bacchettata collettiva: “Sta a loro partecipare e meritarsi di giocare”, aveva detto Thiago a fine gennaio parlando di chi trovava meno spazio. Un mese (e un trasferimento) dopo, Palladino ha elogiato così il suo rinforzo a centrocampo: “Fagioli sta crescendo sempre, per me è un campione, ha grande tecnica, vede calcio. Ci sta facendo alzare il livello della squadra”.

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