Cataldi non al meglio e Adli out a San Siro, tocca subito a Fagioli. Poi alla lunga il tecnico dovrà scegliere
Telefonate, rappacificazioni, tagli con il passato, il contratto depositato con il brivido finale e l’esordio-lampo, nella prima gara possibile, domani sul palcoscenico di San Siro. È tutto particolare nell’arrivo di Nicolò Fagioli a Firenze ed è proprio il centrocampista a raccontare qualche curiosità: «Poco prima che arrivassi mi ha chiamato Moise Kean, che conosco da anni, e mi ha parlato da leader, dicendomi di comportarmi bene, se avessi scelto Firenze. Poi mio nonno e mio cugino sono tifosi della Fiorentina quindi ho fatto “pace” con una parte della famiglia, ora che non sono più alla Juventus». Così scrive La Gazzetta dello Sport.
POSIZIONE. Palladino lo vede in mezzo, in un centrocampo a 2 o a 3 e, a cominciare da domani con l’Inter, sarà curioso capire come si trasformerà il centrocampo, anche se sarà una gara a parte perché Adli non ci sarà e Cataldi, recuperato, non gioca titolare da più di un mese. Anche per questo Fagioli sarà buttato subito nella mischia. Giovedì scorso l’ex Juventus ha visto dalla tribuna la sfida all’Inter, mentre domani farà il proprio esordio in viola. Poi, durante la stagione, il tecnico sceglierà in base all’avversario e a chi starà meglio. In rosa ci sono anche Folorunsho, Richardson e Mandragora. In teoria pure Ndour, ma ad ora più per la trequarti. Come caratteristiche Cataldi sembra il più simile a Fagioli, però non per forza dovranno alternarsi e in alcune gare potranno convivere. Folorunsho fa un lavoro diverso e Mandragora, sempre prezioso nell’ultimo periodo, può stargli accanto.
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Redazione LaViola.it