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Fabregas: “Senza Kean sarà più difficile marcare i viola. Credo tanto in Ikoné”

L’allenatore del Como: “La Fiorentina si è rinforzata a gennaio, sarà una partita difficile. Ikoné deve fare la differenza”

Il tecnico del Como, Cesc Fabregas, ha presentato oggi la sfida di domenica contro la Fiorentina, in programma allo stadio Artemio Franchi alle 12.30. Queste le sue dichiarazioni, riportate dal portale Lariosport.it:

FIORENTINA. “Sarà come tutte una partita molto difficile, in cui si dovrà lottare il più possibile. Non sempre si arriva al risultato, pur facendo tutto bene. Ci sono momenti così, in cui si fa poco e si vince tanto e poi il contrario. Noi dobbiamo fare di più per alzare il livello e andare a fare punti anche contro squadre di talento, rinforzate in questo caso con giocatori come Fagioli e Zaniolo. Sarà una partita bella da giocare. Rispetto a inizio stagione hanno cambiato un po’, l’altro giorno si è vista una Fiorentina diversa, ha aumentato la qualità e si difende un po’ di più. Ma contro di noi mi aspetto squadra diversa dalle ultime partite. L’assenza di Kean? È un giocatore di riferimento, ma l’abbiamo controllato abbastanza bene all’andata, gol a parte. Lo sostituiranno giocatori che saranno magari anche più difficile da marcare per noi, perché mancherà un punto di riferimento”.

IKONÉ. “Vedo un giocatore in cui credo tanto ed è forte. Si deve adattare al nostro stile di gioco, ci sono dinamiche diverse dalla Fiorentina in cui lui ha giocato. Deve mettersi a posto subito, velocemente. Vediamo se entra a gara in corso o inizia, ma deve fare la differenza in questa squadra”.

DISPONIBILI E INDISPONIBILI. Van der Brempt sapevamo che aveva nelle gambe venti/trenta minuti e poi è uscito dopo 5’. Ha un problema al flessore, mi dispiace davvero per lui. Moreno potrebbe starci nei convocati, ma è meglio non rischiare: abbiamo già sbagliato a farlo giocare contro l’Atalanta. Uguale per Kempf, ma ha qualche possibilità in più di giocare, dipende molto dalla rifinitura e da come si sentirà lui. Per Sergi Roberto manca ancora un po’: l’obiettivo è la Roma, ma con attenzione, perché lo vogliamo a posto per il finale di campionato, dove serviranno tanti giocatori pronti. Dele Alli va per le lunghe: da lunedì comincerà con il gruppo ma gli devo dare tanto tempo, non gioca da 22 mesi. Sta già facendo vedere tanto: dal primo controllo e dal passaggio si vede tutta quella che è la sua qualità. Gabrielloni ci sarà sicuramente con il Napoli, da mercoledì sarà con la squadra”.

PROTESTE ARBITRALI. “Io provo a non parlare degli arbitri, è un mestiere che rispetto. Non ho visto il mani di Gatti, quindi capisco che sia difficile anche per loro giudicare. Ho alzato la voce dopo Como-Juve, perché c’era una serie di episodi precedenti alla Juventus che non andavano. Comanda il Var e questo è pericoloso, perché secondo me deve essere l’arbitro a decidere, deve avere almeno il potere di andare al video per farsi un’idea e decidere. Perché a volte viene chiamato e a volte no? Parlando con tanti allenatori, è un tema che emerge sempre e la pensiamo alla stessa maniera. Non è tanto l’arbitro, ma è sul Var che bisogna intervenire, con regole certe. Se è peggiorata la situazione con il Var? Difficile dirlo, è una domanda a cui non posso rispondere bene. Controllare tutto non è facile. Io sono un fan del Var ma solo quando aiuta l’arbitro”.

GIOCARE ALLE 12.30. “Cambia un po’ in effetti: c’è una sveglia anticipata, e poi si mangia presto. Ci siamo allenati anche su questo in settimana per prendere ritmo ed essere pronti”.

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