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Fabbri, stop fino al termine della stagione? Dopo Caicedo-Dragowski, il caso Mancini

Fabbri

Attese decisioni importanti sull’arbitro Fabbri, finito nel mirino per un errore clamoroso in Roma-Parma, ma reduce anche dal rigore assegnato per il ‘contatto’ Caicedo-Dragowski

Uno stop che potrebbe essere più lungo del solito per un errore più pesante del solito. È quello a cui starebbero pensando i vertici arbitrali italiani per quanto riguarda Michael Fabbri, direttore di gara mercoledì sera all’Olimpico in Parma-Roma. I fatti: al 73’ – dopo che un primo richiamo del Var Mazzoleni lo aveva portato, al monitor, a tornare sui propri passi e a concedere un rigore al Parma per fallo di Cristante su Cornelius – l’arbitro viene di nuovo invitato ad una on field review. In area, infatti, le immagini mostrano l’impatto tra il pallone e il braccio palesemente aperto di Mancini sul colpo di testa di Kucka. L’arbitro guarda e riguarda le immagini. Poi, inspiegabilmente, indica il contatto con la spalla e decide di non assegnare un rigore che sembra del tutto evidente. La partita si concluderà con la vittoria per 2-1 della Roma tra polemiche roventi del Parma, con il tecnico D’Aversa che sbotta: «Non siamo gli scemi del villaggio», scrive stamani La Gazzetta dello Sport.

Pugno duro. Proteste che testimoniano quanto il clima del momento sia infuocato, al netto degli auspici dai vertici arbitrali (sia il designatore Rizzoli che il presidente dell’Aia Nicchi avevano invitato ad abbassare i toni delle polemiche). Proprio per questo – davanti a un errore così palese, per giunta di fronte a un invito al monitor con la segnalazione di un “chiaro ed evidente errore” da parte del Var – i vertici arbitrali starebbero pensando a un lungo stop per Fabbri, arbitro internazionale, che potrebbe addirittura non tornare come arbitro in campo da qui a fine stagione. Ritenuto colpevole di un errore troppo pesante in un momento tanto delicato, anche per le tante accuse rivolte alla classe arbitrale dalle società. Tra i più recenti il caso del calcio di Bonazzoli a Donati rimasto impunito in Lecce-Samp, alle proteste del patron viola Commisso che era tornato a proporre il Var a chiamata dopo il discusso rigore concesso proprio da Fabbri in Lazio-Fiorentina.

I precedenti. Sia chiaro, non è certo la prima volta che un arbitro all’indomani di una gara con decisioni sbagliate o particolarmente discusse venga fermato. Tra i casi più eclatanti ci sono quelli di Massa e Valeri, arbitro e Var di Fiorentina-Napoli sul caso Mertens-Castrovilli, o il Var Irrati che in Inter-Atalanta nonsegnalò il fallo da rigore di Lautaro su Toloi. Ma si tratta di stop che i vertici arbitrali hanno sempre inteso come cautelativi nei confronti dei fischietti, occasioni per ritrovare la serenità smarrita e fino a ora si è trattato nella maggior parte dei casi di soste durate una o due giornate. La sensazione, stavolta, è che questo voglia essere un segnale diretto agli arbitri per invitarli a maggiore attenzione, in particolare nei casi da Var, nell’interesse della categoria e della trasparenza, più volte invocata da Rizzoli come strumento per disinnescare le polemiche.

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