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Eysseric: “Idolo Zidane. Obiettivo: primi 5 posti, come al Nizza. La 10 e il ruolo…”

Presentazione in conferenza stampa per Valentin Eysseric, a partire dalle ore 13. Segui la conferenza LIVE SU LAVIOLA.IT!

Parte Antognoni: “Presentiamo Eysseric, la Fiorentina lo ha acquistato dal Nizza, dove ha giocato 39 partite l’anno scorso con 8 gol e 7 assist. Possiamo dire sia un trequartista, un giocatore fantasioso che sicuramente farà divertire i tifosi della Fiorentina. Ha giocato in tutte le Nazionali giovanili, si augura di poter ambire alla Nazionale maggiore giocando qui a Firenze. Per lui 4 anni di contratto, ci auguriamo che renda come ha giocato l’ultimo anno nel Nizza”.

Così Eysseric: “La trattativa? Si è stata una trattativa molto lunga, ci sono stati alcuni problemi con il Nizza, aspettavano un sostituto prima di farmi partire. Ma io volevo cambiare aria, e alla fine sono arrivato”.

La maglia numero 10? “Me l’ha detto il capitano, Astori, che me l’avevano assegnata, non sapevo niente”.

Il Nizza contro il Napoli? “Ogni giocatore sognerebbe di giocare la Champions, con Favre siamo finiti al 3° posto, dopo essere stati a lungo primi. Avrei voluto scoprire la Champions, ma la mia voglia di cambiare orizzonte e posto, andare fuori dalla Francia, è stata più grande. La Fiorentina mi voleva e sono contento così”.

Cosa cambia nei metodi di allenamento dalla Francia all’Italia? “L’allenamento cambia, cambiano le richieste dell’allenatore rispetto al Nizza e alla Ligue 1. La Fiorentina si aspetta molto da questa stagione. Facciamo molta corsa e meno esercizi con il pallone, il mister ci chiede molta profondità”.

Idoli? “Mi piace molto Zidane, anche quando ero piccolo e giocava nella Juventus. Ma non voglio guardare al passato, solo fare la mia strada. Mi piacevano anche Del Piero e Totti”.

Se ce la può fare il Nizza con il Napoli? “Non sta a me rispondere, ma penso sia difficile per tutti contro il Napoli, specie dopo aver perso diversi giocatori come accaduto al Nizza”.

Giocatori francesi arrivati in Italia? “Se tanti francesi arrivano in Italia vuol dire che se lo meritano, ma in generale bisogna giocare al meglio al di là che sia un nuovo campionato”.

Parola ad Antognoni: La maglia numero 10 ad Eysseric? “Non gli ho detto niente, qualcuno evidentemente gli ha detto qualcosa. Ma non voglio dargli responsabilità: gli faccio i complimenti, credo che la onorerà perché è molto bravo. E’ trequartista, ma non è come i miei tempi quando giocava dal centrocampo in su. Oggi deve anche difendere, e i giocatori devono essere più completi”.

Ancora Eysseric: Parlato con Balotelli dell’Italia? “Abbiamo parlato non del campionato ma più della Fiorentina, della società, che mi potrà aiutare tanto. Balotelli mi cantava spesso ‘Fiorentina, Fiorentina'”.

Tatticamente? “Cambia un po’ rispetto al passato, quando l’allenatore chiedeva cose diverse. Mi devo adattare, anche la lingua crea qualche problema. Mi ci vuole un po’ di tempo, mi adatterò cercando di non cambiare il mio modo di giocare”.

Obiettivi di squadra? “Se sono arrivato qui alla Fiorentina è perché pensavo di poter fare una buona stagione, possiamo arrivare tra le prime 5. Ci sono tanti nuovi giocatori, come diciamo in Francia bisogna aspettare che ‘si faccia la maionese’. Dobbiamo lavorare insieme”.

Altre squadre su di me? “Si c’erano, ma contatti non concreti. E li tengo per me. Ora conto che sono alla Fiorentina”.

Obiettivi in campionato? “Voglio arrivare più in alto possibile, poi sarà difficile perché ci sono squadre forti, ma anche noi abbiamo una grande squadra. Sono riuscito con il Nizza, e ci vogliamo riuscire qui lavorando sodo”.

La lingua? “La cosa che mi ha colpito di più è che il capitano, nonostante non parlassimo la stessa lingua, mi ha parlato, così come tutti. Qui sono solo e lontano dalla famiglia, ma il calcio è una lingua universale, bisogna solo creare automatismi per lavorare. E non pensare se si piace o meno agli altri, ma fare il meglio possibile”.

Ruolo? “Voglio giocare il numero maggiore di partite, al di là del ruolo. Ho giocato spesso dietro la punta, ma anche ai lati. L’allenatore ci lascia liberi di muoverci dietro la punta, posso giocare sia centrale che esterno a sinistra o destra”.

Il rigore contro la Pistoiese? “L’allenatore la mattina mi ha chiesto se volevo tirare i rigori, ne ho segnati tanti in carriera. Poi quando c’è stato il fallo su Babacar ho detto che potevo tirare il rigore, mi ha detto di sì. Poi l’altro rigore ha tirato Babacar”.

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