Tredici i gol segnati in stagione (a secco in metà delle partite), 22 quelli attesi secondo quanto prodotto. L’anno scorso 6 gol (e 6 punti) in più
Attese disattese. Da quello che ci si aspettava dalla Fiorentina a quello che invece i viola hanno prodotto. A Cabral era stato aggiunto Jovic, Gonzalez era annunciato valore aggiunto, Sottil era chiamato alla definitiva affermazione personale, Ikoné non poteva essere quello dei primi sei mesi in viola. Per ora ci sono tante x sopra ogni obiettivo e a raccontarlo sono i numeri: molte le cause, provocate (per mancanze) e indotte (per infortuni), ma questo è, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
TREND NEGATIVO. La Fiorentina ha segnato sette gol in Serie A (come Cremonese e Spezia) e peggio ha fatto soltanto la Sampdoria con cinque, chiudendo ben cinque di queste nove partite senza aver battuto il portiere avversario. In quei sette gol, poi, non c’è nemmeno una firma “doppia”, perché nessuno dei marcatori è stato in grado di ripetersi e in totale hanno prodotto nove punti e il tredicesimo posto in classifica. Un anno fa di questi tempi, i gol erano stati tredici, i punti quindici e insieme avevano dato il settimo posto. Proiezione perfetta di ciò che sarebbe stato alla fine del campionato.
QUESTIONE DI MIRA. E DI TESTA. Negli “expected gol”, come vengono definiti nel calcolo matematico tra i tiri tentati e i gol che questi tiri avrebbero dovuto produrre, la Fiorentina ha un deficit di nove reti (8,79 per la precisione), perché ne ha segnate tredici totali a fronte delle ventidue (21,79) “attese”: il coefficiente negativo più alto contro il Riga (-2,44) e l’altro ieri contro la Lazio (-2,18), con ben ventiquattro tiri, ma soltanto tre nello specchio della porta di Provedel.
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Redazione LaViola.it