Due noti imprenditori tessili pratesi e un funzionario di banca sono stati citati in giudizio dalla Procura con l’accusa di truffa al calciatore Alessandro Gamberini, per molti anni alla Fiorentina e ora al Chievo. Così riporta Il Tirreno. Secondo quanto ipotizzato dal sostituto procuratore Laura Canovai, i due imprenditori, con la complicità del funzionario di banca, avrebbero convinto il calciatore a versare un milione di euro alla filiale della banca dicendo che avrebbe partecipato a un investimento molto remunerativo. In realtà quel milione sarebbe servito per aprire un pegno a garanzia di una cospicua esposizione debitoria dei due imprenditori. I fatti risalgono al 2011.
Non solo. Qualche tempo dopo Gamberini sarebbe stato convinto anche a firmare una fideiussione di 620.000 euro a favore dei due imprenditori nell’ambito di un’operazione che doveva essere un leasing immobiliare. Un anno più tardi la fideiussione è stata azionata perché l’azienda dei due imprenditori si è rivelata non più solvibile. Risultato: a Gamberini è arrivato un decreto ingiuntivo, al quale si è opposto in sede civile, e il calciatore ha capito di essere stato imbrogliato. Nonostante gli abbiano restituito 270.000 euro, nel 2014 Gamberini ha sporto querela in Procura facendo scattare l’indagine del sostituto Canovai che in questi giorni si è chiusa. Il magistrato ha inviato l’avviso di conclusione indagini agli indagati, ma i due imprenditori non si sono presentati in Procura.
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Redazione LaViola.it