L’ex calciatore della Fiorentina è impegnato a Parigi ad aiutare oltre 300 persone bisognose messe in ginocchio dalle conseguenze della pandemia
L’ex viola Momo Sissoko ha rilasciato un’intervista ai microfoni de ilposticipo.it, nella quale racconta i suoi gesti di solidarietà in questi momenti drammatici per il popolo francese, colpito proprio come l’Italia dalla pandemia da COVD-19. Questo un estratto delle sue dichiarazioni:
Momo, lei sta aiutando i bisognosi a Parigi colpiti dall’emergenza sanitaria: come è nata questa iniziativa?
“Sì, sto dando una mano alla gente che soffre per il Coronavirus. Tante persone hanno perso il lavoro e la loro situazione è difficile. Sto aiutando chi vive nei quartieri popolari. Io e un mio amico abbiamo avuto questa idea, poi abbiamo cominciato e stiamo andando avanti”.
Le sue giornate sono piene?
“Sì, molto: solitamente facciamo una riunione via telefono, poi andiamo a fare la spesa. Aiutiamo 300-400 persone: lavoriamo tanto per farlo. Lunedì e martedì andiamo a comprare i generi alimentari, mercoledì distribuiamo il cibo, giovedì e venerdì facciamo di nuovo la spesa, al sabato c’è un’altra distribuzione. Mi piace: è bello regalare un sorriso alla gente in difficoltà e vederla felice per quel poco che le stai dando”.
Come giudica la scelta di chiudere già la Ligue 1? Il Psg ha vinto un campionato che non è finito…
“Si sarebbe dovuto aspettare, questa decisione è stata presa troppo presto. Per giocatori e per i club è difficile accettare che il campionato sia già finito. Poche persone hanno capito la ragione di questa scelta. I tifosi non l’hanno presa bene e nemmeno i giocatori che sono a fine contratto: alcuni di loro sono molto giovani, dieci partite avrebbero potuto cambiare la loro carriera. Psg e Lione non giocheranno più nel campionato francese, ma potrebbero scendere in campo in Champions: anche questa cosa fa discutere. Non capisco i motivi di questa scelta”.

Di
Redazione LaViola.it