Per il colombiano è scattato il rinnovo automatico a 5 milioni, ma i bianconeri vorrebbero dimezzare e spalmare la cifra…
Su La Gazzetta dello Sport si parla dei problemi di rinnovo per Cuadrado, in scadenza con la Juve. A tirare il freno è stata la stessa società bianconera, perché il rinnovo automatico sino al 30 giugno 2023, scattato al raggiungimento del tetto di presenze (40) fissato nel contratto tra le parti, ha creato qualche frizione imprevista e fermato (al momento) la corsa comune del colombiano e del club bianconero. Natura del contendere, i cinque milioni di euro netti previsti come emolumento per la prossima stagione. La Juventus vorrebbe che il giocatore sposasse la linea usata già per gli altri ultratrentenni, cioè ritocco verso il basso dello stipendio, spalmandolo su più anni. Cuadrado, però, forte di un accordo stipulato in precedenza, per adesso ha rifiutato la proposta di portare la data di scadenza al 30 giugno 2024, quindi con l’ingaggio ridotto quasi del 50 per cento.
SOSTITUTO. Senza l’opzione automatica di rinnovo, la società bianconera non avrebbe mai proposto un nuovo accordo da cinque milioni netti per un solo anno. I patti si rispettano, ma nell’idea del club possono anche essere rivisti con la buona volontà delle parti. Cuadrado non è considerato un titolare nella Juve del futuro. Il giocatore e i suoi rappresentanti al momento hanno risposto picche. Anche perché il colombiano è molto stimato da Max Allegri e per duttilità (può fare il terzino, l’uomo a tutta fascia e l’esterno alto) è unico nella rosa bianconera. Perché dovrebbe accettare di abbassarsi l’ingaggio? Se non si dovesse arrivare a una soluzione comune, non è escluso che le strade di Juventus e Cuadrado si separino nel corso dell’estate. Il colombiano ha estimatori in Italia (Inter e Roma), ma difficilmente i bianconeri accetterebbero di agevolare il suo svincolo col rischio di vederlo accasarsi da una concorrente. Diverso se il giocatore dovesse ricevere un’offerta dall’estero, perché liberarsi di un ingaggio pesante può essere un sacrificio necessario per il club. In caso di addio, poi, la Juve dovrebbe muoversi per sostituirlo. Piace l’argentino Nahuel Molina dell’Udinese, che però parte da una valutazione di 25-30 milioni di euro. Tanti, forse troppi, almeno per ora, in attesa di una cessione.

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Redazione LaViola.it