Le dichiarazioni dell’ex dirigente bianconero in vista della gara di Marassi
Quella contro il Genoa sarà la prima di dieci partite che separano la Fiorentina dalla fine della stagione. Un mini-campionato in cui la squadra viola dovrà raggiungere la matematica salvezza, dopo le dimissioni di Prandelli e il ritorno di Iachini. A Marassi sarà la sfida tra due formazioni accomunate dallo stesso obiettivo di classifica e da due attaccanti giovani come Vlahovic e Scamacca. Per avvicinarci alla gara contro i rossoblù, LaViola.it ha contattato in esclusiva l’ex ds dell’Ascoli, Antonio Tesoro, un dirigente che conosce molto bene la punta di proprietà del Sassuolo:
Cosa pensa delle dimissioni di Prandelli?
“Il calcio è un ambiente che sottopone a tantissime pressioni. Prandelli è molto legato alla realtà Fiorentina, in precedenza aveva fatto un percorso importante. Probabilmente ha avvertito le pressioni un po’ più di altri ed è stato molto onesto. Nel momento in cui ha capito di non poter riuscire a dare il meglio ha preso questa decisione che comunque dimostra il suo valore”.
Come vede la Fiorentina in questo finale di campionato?
“Per blasone e potenzialità ci si aspettano campionati più importanti dalla Fiorentina. Nel breve periodo credo che tornerà una realtà importante del calcio italiano, come lo è stata fino a qualche anno fa. Iachini ha il pregio di conoscere bene l’ambiente e la squadra. Sono convinto che raggiungerà il traguardo minimo per la Fiorentina, ovvero una salvezza tranquilla”.
Chi vince tra Genoa e Fiorentina ?
“Hanno un vantaggio considerevole rispetto alle squadre che stanno dietro. Il Genoa arriva da un momento positivo e ha giovato molto dal cambio di allenatore. Certamente chi dovesse vincere questa partita potrebbe mettere una seria ipoteca per la permanenza in Serie A”.
Si aspettava una stagione così da parte di Scamacca?
“Scamacca è un talento straordinario, ma secondo me non ha ancora la piena consapevolezza degli enormi mezzi che ha. È destinato a diventare un top player di livello mondiale nei prossimi anni. Parliamo di un ragazzo umile con la testa sulle spalle: ha tutte le caratteristiche per fare una carriera importante. Quest’anno ha avuto un inizio prorompente in un momento in cui gli era stata data molta fiducia. L’ho visto molto migliorato rispetto ad Ascoli, dove comunque aveva fatto bene, e nell’ultimo periodo sta riemergendo. È migliorato nei duelli e sta imparando a usare meglio il corpo e nell’attacco alla profondità che forse era l’aspetto su cui doveva migliorare. Lo vedo maturo, sta diventando una realtà, non solo un giocatore di prospettiva”.
C’era anche la Fiorentina tra le società che si erano interessate a Scamacca nella scorsa stagione?
“La Fiorentina era una delle squadre che aveva chiesto informazioni, ma non riguardo al cartellino o sulla valutazione perché spetta al Sassuolo. Era stato attenzionato anche da altre società di Serie A ed estere come ad esempio il Benfica”.
Se fosse il ds di una grande società su chi punterebbe tra Vlahovic e Scamacca?
“Mi mette in difficoltà con questa domanda, posso dire che sono veramente due grandi talenti. Vlahovic ha avuto più continuità ed è un attaccante di grande prospettiva. Scamacca lo conosco di più. Sicuramente faranno parlare nei prossimi anni”.
Alla luce delle prestazioni con l’U21 e della sua stagione alla SPAL, come valuta la crescita di Ranieri?
“L’ho avuto ad Ascoli dopo averlo inseguito per mesi. È un giocatore che mi piace tantissimo e credo che di ottima prospettiva, un po’ sottovalutato, perché per me è pronto per giocare in Serie A. È duttile, sempre concentrato e sbaglia poche letture, poi è veloce e tecnicamente valido: mi aveva fatto una grande impressione e sta continuando a farmela. Mi auguro che l’anno prossimo possa avere una possibilità in Serie A e magari alla Fiorentina”.
Lo vede più come centrale o da terzino?
“A Foggia fece anche il quinto e poi venne arretrato. Ora gioca come braccetto, ma può fare anche il terzino sinistro. Per me potrebbe fare anche il difensore centrale in una difesa a quattro perché è intelligente e puntuale. Personalmente lo preferisco difensore centrale”.
Di
Mattia Zupo