L’ex allenatore ai tempi dei giovanissimi del Bari del centrocampista viola svela un curioso retroscena sul passato di Gaetano
Gigi Nicassio, ex allenatore dei giovanissimi del Bari che ha allenato Gaetano Castrovilli in quel periodo, ha parlato così ai microfoni di Radio Bruno: “Quando arrivò Castrovilli per fare un provino c’ero proprio io. Appena lo vidi pensai: ‘Per me questo sa giocare’. Ha una corsa che somiglia alla danza, corre come un sudamericano non appoggiando il piede per terra ma saltellando. Il primo anno lo abbiamo lasciato a Minervino, dal secondo anno lo abbiamo portato al Bari. C’è stato un grosso sacrificio da parte della famiglia, che ogni giorno doveva portarlo da Minervino a Bari, sono quasi 200 km al giorno”.
“Personalità di Castrovilli? Anche domenica contro la Juve si è visto. Ad un certo ha fatto un uno-due con Boateng con una disinvoltura incredibile. Un altro giovane si emoziona con il Napoli o con la Juve, a lui non fa niente. Se lo chiamasse la Nazionale lui non si spaventerebbe, non cambierebbe nulla, perché per lui il calcio prima è un divertimento e poi un lavoro”.
“Paragone con Antognoni? Sono stato nell’85 a Firenze con la Rondinella. Ho constatato con i miei occhi cosa significa Antognoni per la città. Diventare l’erede di Antognoni a Firenze significa dire ‘assomigli a Maradona’. La via del gol la deve trovare Castrovilli e sicuramente la troverà. Potrà imitare Antognoni solo col tempo, lo deve far capire alla gente di Firenze, che è gente di qualità”.
“Esperienza con la Cremonese? Lo ha fatto maturare tanto. E’ stato importante anche l’allenatore che ha avuto fiducia in lui, così come oggi è importantissimo Montella. Nessuno si aspettava che lo facesse giocare sin dalla prima partita. Chi più di un allenatore che lo vede per tutta la settimane può dare la responsabilità a un ragazzo di farlo giocare subito partite come Fiorentina-Napoli e Fiorentina-Juventus. Montella ha capito che ha davanti un giocatore di grande qualità”.
“Ho fatto i salti mortali per fargli firmare il quadriennale col Bari quando ha compiuto 14 anni: era destinato ad una grossa squadra molto importante, si capisce quale squadra sia. Per Firenze spero che in futuro non vada in questa squadra”.
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Redazione LaViola.it