La Fiorentina ha superato il momento più complicato, viene da un mese d’oro. Squadra ora più compatta e diretta, anche il centrocampo ha svoltato
Il sogno può continuare. Dopo aver battuto il Sivasspor anche nella gara in Turchia, la Fiorentina ha conosciuto la prossima avversaria nei quarti di finale della Conference League: sarà il Lech Poznan che ha eliminato il Djurgarden e che i viola affronteranno il 13 aprile in Polonia (ore 21) e una settimana più tardi (il 20) al Franchi alle 18,45. Poi eventualmente una tra Basilea e Nizza, sognando la finale di Praga. Così scrive La Repubblica.
MESE D’ORO. Un mese d’oro, quello appena passato: sette vittorie e un pareggio nelle ultime otto gare dei viola. Sei successi consecutivi, otto in totale in Europa (miglior risultato di sempre). E poi le reti: quelle di Cabral, sette nelle ultime otto gare (e dodici in totale in stagione), di Jovic e dei centrocampisti ritrovati. L’ultima, in ordine cronologico, di Castrovilli con quel tiro a giro meraviglioso a distanza di 451 giorni dall’ultima volta.
RITROVATA. La Fiorentina si è ritrovata, si è messa alle spalle il periodo più complicato. Quello di inizio 2023 dove davvero non riusciva a ingranare. Tutto pareva perso, tra campionato e coppe. Niente girava per il verso giusto e Italiano, insieme al suo staff, ha dovuto lavorare a lungo per trovare una luce. È una squadra, quella viola, ora più compatta. Che ha trovato una base pressoché fissa attorno alla quale il tecnico viola attua una rotazione ragionata e funzionale. Le tante occasioni create hanno trovato soluzione nelle giocate di Cabral e di Jovic, 23 gol in due. Ma è il centrocampo che è tornato a dettare i giusti ritmi e la difesa che adesso corre sempre meno rischi. Meno possesso, più verticalizzazioni che aiutano i centrocampisti ad andare in rete e gli attaccanti a smarcarsi. La Fiorentina crea ancora tanto ma soprattutto subisce molto meno.
Di
Redazione LaViola.it