Fiorentina in finale. 4 calciatori viola impegnati tra l’atto conclusivo del Campionato Europeo e della Coppa America
Domenica 11 luglio sarà una data importante a livello calcistico in entrambi gli emisferi. Si comincia alle 2 con la finale di Copa América tra Brasile e Argentina, per poi proseguire alle 21 con l’Italia di Mancini impegnata contro la vincente tra Inghilterra e Danimarca per la vittoria del Campionato Europeo.
TANTO VIOLA. Due finali che coinvolgeranno anche la Fiorentina, con ben 4 giocatori impegnati con le maglie di Argentina e Italia, che la rendono la terza società italiana più rappresentata dopo Juventus e Atalanta. Una statistica di prestigio che potrebbe aumentare nel caso di vittoria, nonostante le ultime stagioni complicate in maglia viola.
ARGENTINA. Il legame storico tra l’Argentina e Firenze si è intensificato negli ultimi giorni anche grazie all’arrivo di Nicolas Burdisso come nuovo direttore tecnico e che probabilmente sarà rafforzato nei prossimi mesi. Intanto 3 viola hanno recitato un ruolo importante nel cammino dell’Albiceleste fino alla finale in programma al Maracana. Positivo il torneo di Nicolas Gonzalez, l’acquisto più costoso della storia viola è titolare nella testa di Scaloni a discapito di Di Maria e al fianco della coppia composta da Messi e Lautaro. L’ex Stoccarda ha collezionato 5 presenze in 7 partite e fin qui ha sempre dato il suo contributo, con giocate di personalità e grande spirito di sacrificio sulla fascia sinistra. L’unica macchia è data dagli zero gol segnati nonostante le numerose occasioni avute, sia di testa che con il suo mancino, ma c’è ancora una partita per sbloccarsi e quale biglietto da visita migliore che segnare in un superclasico de las americas al Maracana. Per quanto riguarda invece Pezzella e Martinez Quarta, si sono riproposte le gerarchie viste anche in maglia viola. Sebbene Quarta avesse iniziato da titolare nella gara d’esordio contro il Cile in sostituzione di Romero, il classe 1996 non è più sceso in campo nelle gare successive a causa di qualche incertezza palesata proprio contro Pulgar e co. Maggior sicurezza che invece ha saputo dare German Pezzella, che dalla gara contro il Paraguay nella terza gara del girone è sempre stato schierato dal primo minuto al posto dell’infortunato Romero. Senza sbavature la gara contro l’Ecuador, incolore la prova contro la Colombia in semifinale in cui pesa l’errore sul gol del pareggio di Diaz.
ITALIA. Diverso il legame tra Firenze e gli azzurri. A cominciare da Spagna 1982 con Antognoni, e proprio con l’Unico 10 che potrebbe lasciare la Fiorentina si rischierebbe di perdere un ponte importante tra il club viola e Coverciano. Intanto nell’Italia di Mancini è presente Gaetano Castrovilli, che proprio da Antognoni ha ereditato la 10 viola. Il centrocampista pugliese è stato convocato in extremis per l’infortunio di Sensi e ha recitato un ruolo da comparsa, con il solo spezzone finale della gara contro il Galles. Poi solo tanta tribuna, da dove ha assistito ai due gol sin qui di Federico Chiesa, vero uomo copertina della cavalcata azzurra e che continua a far dividere Firenze. Lui come Bernardeschi, prodotti del settore giovanile viola anche senza le strutture e decisivi in una fase finale di un Europeo per la gioia di Commisso che da sempre ha manifestato la sua passione per la maglia azzurra e che spera di rivivere una notte magica come quella trascorsa nel 2006 a Villa San Michele. Appuntamento a domenica quindi, con la speranza che possano tornare a Firenze quattro medaglie d’oro.
Di
Mattia Zupo