News
Europa League, Tas, Milan e il perché della ‘non’ presenza della Fiorentina
Nelle ultime ore, sulle motivazioni del Tas sulla decisione della scorsa estate di riammettere il Milan, è scoppiata una polemica per la mancata presenza del club viola
Sulla vicenda legata al ricorso al TAS del Milan, che la scorsa estate ha poi ribaltato la prima sentenza riammettendo i rossoneri in Europa League e estromettendo la Fiorentina (che ha sempre rispettato i parametri del Fair Play Finanziario), e sulla mancata presenza della stessa società viola alla procedura processuale, da verifiche fatte con il club gigliato è emerso che: la Fiorentina aveva depositato una domanda di intervento nel giudizio d’appello dinanzi al TAS ben esplicando le ragioni della propria richiesta di partecipare al giudizio, posto che l’esclusione del Milan avrebbe consentito a Fiorentina di partecipare alla competizione.
Il club viola non ha svolto nella propria richiesta di intervento domande dirette contro il Milan, ma l’interesse della Fiorentina era quello di verificare che il rispetto per le regole che tutti i club devono rispettare fosse stato tale.
Il CAS ha ritenuto che la posizione dei gigliati avrebbe presentato nel giudizio d’appello una sorta di valore neutro (a supporto del generale rispetto delle regole piuttosto che pro o contro una delle parti, Milan o UEFA) e in tale ottica non ha ritenuto di allargare il contraddittorio.
Sul punto ha sicuramente pesato il fatto che la procedura al TAS era stata fissata come “expedited” (accellerata) rispetto ai tempi procedurali ordinari ed ovviamente allargare il contraddittorio ad altre parti non strettamente necessarie avrebbe rallentato il giudizio. È vero che sulla richiesta di essere presenti come “osservatori” ha pesato il ritardo con cui la società gigliata ha inviato la richiesta ma resta da capire cosa sarebbe cambiato, nella decisione finale, la presenza della stessa Fiorentina.