Il punto del quotidiano sulla situazione Franchi alla luce dell’accordo Italia-Turchia per organizzare insieme gli Europei del 2032
La Federazione italiana calcio e quella turca a sorpresa hanno inviato ieri alla Uefa un dossier per chiedere di ospitare insieme gli Europei come successo in passato a Belgio e Olanda, Austria e Svizzera e Polonia e Ucraina. Una mossa voluta principalmente dall’Italia. Timorosa che, per i ritardi di alcuni stadi, la gara con la Turchia fosse persa in partenza e vogliosa della rassegna. Inquadrata nell’ottica del presidente Gravina in una possibilità di rilancio dell’intero movimento. Scrive la Repubblica.
Che ripercussioni avrà la cosa sul Franchi?
Lo stadio di Firenze era entrato nel mosaico delle città ospitanti a marzo. Quando il sindaco Nardella aveva firmato ufficialmente la candidatura. Con il nuovo format però dei dieci stadi previsti soltanto per cinque ci sarà spazio, più uno di riserva. Anche se Nardella ieri faceva sapere dell’obiettivo di «confermare tutte e 10 le città». Roma è scontata: l’Olimpico dovrebbe dividersi con Istanbul la gara inaugurale e la finale. Milano con San Siro, Torino con l’Allianz Stadium e Napoli con il Maradona sono avanti nelle preferenze della Federazione.
L’ultimo posto, eventualmente gli ultimi due, sarebbero quindi da dividere tra Bologna, Firenze e Bari, più difficili le isole o Genova e Verona. La Figc comunicherà solo nel 2026 la lista stadi. Ma i prossimi mesi saranno comunque decisivi e densi di relazioni sull’asse Palazzo Vecchio-Federazione. Nardella considera l’Europeo una manna per il Franchi. Per ritrovare i 55 milioni tolti dal governo dopo i dubbi Ue. Firenze del resto potrebbe offrire nel 2032 uno stadio rifatto. E soprattutto incarnerebbe al meglio il concetto di “Nuovo Rinascimento”. Titolo che aveva accompagnato nei giorni scorsi proprio la candidatura dell’Italia alla Uefa.
Resta da capire se i lavori partiranno davvero e quando. E con quanti soldi di budget. Palazzo Vecchio spera che 55- 60 milioni arrivino da Roma al Franchi col giro lungo. Cioè su altri progetti oggi finanziati con mutuo. E poi sarà il Comune a spostare i mutui sullo stadio.
Di
Redazione LaViola.it