Rassegna Stampa

Euro 2021, che Italia sarà? Chiesa più esperto, la crescita di Castro… e Cutrone

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L’Europeo si giocherà tra un anno, cambia anche la Nazionale di Mancini: tanti azzurri emergenti, anche due viola potranno giocarsi un posto.

«Avremmo provato a vincere l’Europeo quest’anno, ci proveremo tra un anno», assicura Roberto Mancini con ottimismo confortante che ha basi fondate, per i risultati dell’Italia e perché non si vedono nazionali “ingiocabili”. Il c.t. però sa bene che esistono squadre più forti di noi, tipo Francia e Inghilterra, ricche di talentini che tra un anno saranno ancora più attrezzati. Tra un anno, Germania e Spagna potrebbero aver concluso la loro incerta fase di transizione. Ma anche l’Italia imbarcherà forze nuove, ne recupererà alcune perse e si presenterà più competitiva a Euro 2021, scrive La Gazzetta dello Sport.

DIFESA. Florenzi sarebbe arrivato all’Euro 2020 dopo una stagione tribolata, tra panchine romane e cessione spagnola. A quello 2021 potrebbe arrivarci dopo un campionato più stabile, magari alla Fiorentina. Un anno in più di Napoli può solo far bene a Di Lorenzo, alternativa di destra. A sinistra, nella speranza che Emerson giochi di più e che Spinazzola stia bene, Mancini potrebbe affidarsi a corsa nuova: Luca Pellegrini (Cagliari, 21 anni) e Adam Masina (Watford, 26), sotto osservazione. Quella di Chiellini sarebbe stata una corsa contro il tempo, tra un anno potrebbe essere invece la colonna di sempre, di 36 anni però. Ma tra un anno Bastoni sarà probabilmente tra i migliori nel ruolo in Europa e il suo amico Caldara, forse, un azzurro ritrovato.

CENTROCAMPO. E’ qui che rischiamo di guadagnarci di più. Basti il nome di Zaniolo: giocatore dalle caratteristiche uniche nel gruppo azzurro. A naso, Tonali e Castrovilli arriveranno molto vicini ai titolari di ruolo, se non oltre. Il c.t. disse: «Gruppo chiuso, ma, dopo l’Europeo, Locatelli potrà tornarci utile». Il gruppo si riapre e il centrocampista del Sassuolo, maturato, protagonista di un ottimo campionato, potrebbe immettere centimetri, fisicità e incursioni nel reparto dei Verratti. Proveranno a infilarsi anche i veronesi Pessina e Zaccagni. Chance anche per Berardi, di cui Mancini ha detto: «Con i mezzi che ha dovrebbe già essere una stella». A 25 anni può ancora diventarlo, specie se farà il salto in una big che viaggia in Europa. Big e coppe potrebbero inoltre consegnare all’Europeo un Chiesa più spietato, più adulto. Orsolini, assaggiato felicemente l’azzurro, non ha intenzione di smettere.

ATTACCO. Qui c’è da sperare che Immobile conservi la grazia e che Belotti la ritrovi. Da ritrovare anche la carica dello smarrito Kean (Everton). Ma il Mancio ha una gran voglia di scommettere su Scamacca, ragazzo del ’99 in prestito all’Ascoli dal Sassuolo. Per fisicità e tecnica è quello che più si avvicina al paradigma del c.t. Però deve fare il salto in Serie A. Se poi servisse uno Schillaci dell’ultima ora e Caputo (Sassuolo) fosse quello di oggi, il c.t. la pensa come De Zerbi: pronto. Aspettiamoci novità. Mancini convocò Zaniolo che non aveva ancora debuttato in A. Potrebbe rifarlo con un altro romanista di talento, Alessio Riccardi (2001). Come aggiunge Il Corriere della Sera, anche Cutrone è uno degli attaccanti seguiti da vicino da Mancini.

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