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Esterni ‘Up & Down’, il vero cruccio di Italiano: Ikoné in crescita, jolly Kouame. Aspettando Nico e Sottil

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Decisivi per l’assetto di Italiano, tanto che è stato deciso di cambiare anche stile di gioco per sopperire alle assenze. In attesa dei rientri importanti arrivano buone notizie

Lo scorso anno li incitava a gran voce a trovare più gol. Quest’anno invece i problemi sono arrivati dalle tante assenze. Sono gli esterni il cruccio, fisso, di Vincenzo Italiano. I giocatori che nella sua idea di calcio dovrebbero dare impulso decisivo alla manovra d’attacco. Tagli, inserimenti, gol, assist. Uno contro uno, superiorità numerica. “Forse per convincerli non dobbiamo più chiamarli esterni ma attaccanti. A fine partita devono pensare che se non hanno un assist, un gol, un tiro in porta o momenti decisivi, non è una buona partita”, disse a marzo Italiano. Un periodo, anzi una stagione, in cui le sue ali avevano raccolto meno di quanto il tecnico avrebbe sperato. Li voleva in doppia cifra di gol, specie i titolari, ma arrivarono alla fine 17 gol e 20 assist in cinque giocatori tra Gonzalez, Sottil, Saponara, Callejon e Ikoné.

SPERANZE. Anche quest’anno le speranze erano alte, specie dopo aver perso Vlahovic e con tutte le incognite del caso sui centravanti: dagli esterni serviva – e serve – un contributo decisivo. Ma le assenze hanno depotenziato le sue idee. Sottil era partito molto bene ma si è fermato quasi subito, Gonzalez ha giocato alla fine il 19% dei minuti totali. Troppo poco. Anche per questo è arrivato il cambio di modulo e di stile di gioco. Sono 10 i gol e 17 gli assist accumulati tra Ikoné, Gonzalez, Sottil, Saponara e il ritrovato Kouame nella prima metà di stagione. Un bilancio discreto, viste come sono andate le cose. Ma la speranza è che in quella zona di campo, con i rientri importanti tra gennaio e febbraio, possa arrivare un cambio di marcia decisivo.

RITROVATI. Nel frattempo Kouame si è riscoperto risorsa praticamente imprescindibile, Saponara dopo un avvio complicato è tornato a giocare a buoni livelli, ma soprattutto sta iniziando ad ingranare Ikoné. Un giocatore pagato circa 15 milioni un anno fa che ad un certo punto sembrava perso tra le sue insicurezze e tra i mille errori sotto porta. Poi le prestazioni confortanti di fine anno e una condizione convincente nelle amichevoli invernali, dove ha trovato anche diversi gol. Ora è un giocatore ritrovato, un’arma importante, anche se i difetti di mira in area avversaria devono essere ancora risolti del tutto. Ma la strada è senz’altro quella giusta.

RIENTRI. Poi, appunto, tanto passerà dal rientro di Gonzalez e Sottil, anche perché si tornerà a giocare ogni tre giorni e ci sarà bisogno di tante energie per tenere alto il livello di prestazione. Nico è il giocatore che la Fiorentina spera possa fare la differenza. Ancora lavora a livello personalizzato, difficile considerarlo pronto per inizio gennaio, anche perché nessuno vuole rischiare nuove ricadute. Ma è chiaro che ritrovare un giocatore che nell’uno contro uno sa essere devastante, che occupa bene l’area, che dà soluzioni nel gioco aereo e impegna sempre gli avversari può essere decisivo. Discorso simile per Sottil, per cui i tempi saranno però un po’ più lunghi. Ma anche lui per velocità e imprevedibilità sarà una freccia importante nell’arco di Italiano. Tante possibilità di rimonta in campionato, così come tante chance di fare dei bei percorsi nelle coppe, passeranno dai loro rientri. Anche se, ad inizio gennaio, Italiano dovrà fare ancora a meno di loro.

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