Il giornalista esperto di calcio argentino sul difensore del Boca, vicinissimo a vestire la maglia viola: “Potrà alternarsi con Ranieri sul centro-sinistra”
Giacomo Cobianchi, giornalista esperto di calcio argentino, ha parlato ai microfoni di Radio Bruno di Nicolas Valentini, vicino a diventare un nuovo giocatore della Fiorentina. Queste le sue dichiarazioni: “Valentini è cresciuto nelle giovanili del Boca, poi è stato mandato un anno in prestito all’Aldosivi in Primera Division perché non trovava spazio. L’allenatore, Martin Palermo, lo ha fatto brillare, il Boca lo ha rivoluto indietro e lui è riuscito a guadagnarsi i suoi minuti. L’annata del 2023 gli è valsa la convocazione in Nazionale da Scaloni, poi non concretizzata nelle successive chiamate. Fino ad aprile giocava stabilmente, ora è finito fuori squadra perché non ha voluto rinnovare con il Boca, perdendo anche la convocazione alle Olimpiadi. Questo è il motivo per il quale è diventato un profilo particolarmente appetibile sul mercato”.
CARATTERISTICHE. “Ha grande forza fisica, è molto bravo nei duelli aerei e nel contrasto fisico. È mancino, quindi si trova meglio nel centro-sinistra. E’ anche un discreto rigorista, ne ha segnato uno pesante nella semifinale di Copa Libertadores contro il Palmeriras”.
PERPLESSITÀ. “Al Boca ha sempre giocato abbastanza bloccato, con un baricentro basso, non partecipando molto alla costruzione della manovra. Inoltre, la cosa che dà a vedere è che è abbastanza rude. Cerca sempre l’anticipo ma va educato bene al calcio europeo, sennò rischia di prendere tanti cartellini”.
RISPETTO A RANIERI, MILENKOVIC E QUARTA. “Può essere interessante vederlo sul centrosinistra, magari alternandosi con Ranieri. Dipende poi come si incastrerà con le caratteristiche degli altri difensori. Ad oggi, non lo vedo pronto per fare il titolare fisso in Italia. Può essere un’occasione di mercato, visto che un anno fa aveva un prezzo diverso, però è un giocatore da ‘smussare’. Certo, giocare al Boca lo ha preparato ad ogni situazione a livello di temperamento. Giocare davanti a 60mila persone non è facile”.
RUOLO DI BELTRAN. “Al River gli veniva chiesto di fare un ruolo atipico, di attaccante che viene tanto a lavorare fuori dall’area. Arrivando in Italia, dove l’attaccante di riferimento viene marcato in maniera diversa, ci sta che si sia pensato di arretrarlo date le sue caratteristiche di legare il gioco. Detto ciò, secondo me ha mostrato cose interessanti, segnando anche mini strisce positive di gol. Poi è stato un po’ allontanato dalla porta, però per essere la stagione di approdo ha mostrato delle buone cose e ha un buon margine di crescita”.
GONZALEZ. “Affronterà una finale di Copa America, ha fatto una spedizione non sfavillante ma molto ordinata. Rispetto alle precedenti uscite in Nazionale, sembra aver perso un po’ l’accezione creativa del suo modo di interpretare il ruolo. Mi sembra diventato un giocatore di quantità piuttosto che di qualità. Prima lo vedevo più propositivo e creativo, anche con la voglia di sbagliare”.
Di
Redazione LaViola.it