L’ex difensore argentino ha voluto ricordare le sfide contro i bianconeri che lo hanno visto spesso protagonista
“Daniel Passarella?“.
“No, sono un suo assistente. Daniel è impegnato in un viaggio di lavoro. Richiama tra una settimana…“.
“Ah, perché domani ci sarebbe Fiorentina-Juventus…“.
“Pronto! Sono Daniel, scusatemi ma quando avete detto Fiorentina-Juventus non potevo rifiutarmi!“.
Nel giorno in cui Firenze si prepara ad affrontare la partita più importante, LaViola.it ha contattato uno dei più grandi difensori che hanno vestito la maglia viola, Daniel Passarella. Che non ha voluto esimersi dal raccontarci i ricordi, aneddoti e tatticismi della sentitissima sfida.
Che ricordi ha di Fiorentina-Juventus?
“Vincevamo quasi sempre (ride, ndr). I fiorentini sentono molto questa partita. È incredibile come festeggiano quando vincono contro la Juventus. Mi ricordo che segnai su punizione in trasferta a Torino, in una partita vinta 2-1 con gol di Cecconi. Siamo tornati a Firenze con il pullman allo stadio, la gente cantava per strada perché erano 16 anni che la Fiorentina non vinceva a Torino. Ricordo che il primo a scendere fu Renzo Contratto e la gente iniziò a cantare il coro “Lode a te Renzo Contratto” e così per tutti gli altri giocatori. Quando toccò a me invece mi dissero ‘Argentino! Argentino! Tu a Firenze adesso puoi fare quello che vuoi! (ride ndr)‘. Poi segnai anche al Franchi. Era bello giocare contro di loro”.
In settimana è stato inserito nella Hall of Fame della Fiorentina, Daniel Bertoni, che oltre a ribadire il concetto ‘Meglio secondi che ladri’, ha consigliato ai giocatori viola di sognare. Lei che cosa si sente di dire a Pioli e alla squadra?
“Dani è stato un grande giocatore e ha sempre voglia di scherzare. Spero di entrarci anche io un giorno. Riguardo alla partita posso dire che la Fiorentina deve presentare una squadra con carattere, voglia di vincere. La Juve soffre quando gioca a Firenze. Si sente scomoda. Storicamente la Fiorentina ha sempre reso difficili le gare al Franchi. I giocatori devono mettere in campo quel carattere che lo stadio pieno richiede”.
Ci saranno 40000 spettatori…
“Così mi fai venire la voglia di cambiarmi e scendere in campo. Mi piacerebbe ringiovanire un pochino e dare una carezza a Ronaldo (ride ndr)“.
Come si fa a fermare Cristiano Ronaldo?
“Il calcio è cambiato molto, ai miei tempi avrebbe toccato meno la palla. Con la marcatura a uomo sarebbe stato molto più difficile per lui. Noi avevamo Renzo Contratto, un marcatore tremendo. Quando c’erano queste partite era contento. Sono sicuro che se giocasse oggi andrebbe dall’allenatore a dirgli ‘Ronaldo lo prendo io’. Oggi si gioca a zona e credo che questo sia stato un male per il calcio italiano: non ci ha guadagnato. Per gli attaccanti è più facile. L’Italia dovrebbe tornare a quelle che sono le sue radici. Adesso tutto gira intorno ai soldi, le squadre sono di proprietà straniere, di giocatori italiani per squadra ce ne sono pochi. Così non mi piace. I campioni come Ronaldo fanno bene, ma fanno bene a quelle società più ricche”.
Lei che lo conosce bene che ne pensa del momento di Giovanni Simeone?
“Gli faccio molti auguri perché possa segnare contro la Juventus. Ho una buona relazione con lui e il padre. Spero possa fare la miglior gara dell’anno, così come il resto dei suoi compagni. Penso che potrebbe essere una buona idea quella di inserire un altro attaccante al suo fianco. Quando l’ho visto contro il Chievo e contro l’Udinese giocava molto da solo là davanti. Inoltre ci vorrebbe uno a centrocampo che capisca il gioco, uno come Antognoni. Chiesa mi piace, è veloce, dribbla, crea occasioni, però io mi riferisco al centrocampo: manca uno che sappia quando passare il pallone avanti e quando invece gestirlo. Un regista in grado di velocizzare e di abbassare i ritmi di gioco. Ci vorrebbe quello che qui in Argentina chiamiamo ‘enganche’, e giocare con Chiesa, Simeone e un altro attaccante: così sarebbe interessante. Le grandi squadre hanno quattro o cinque giocatori in grado di poter segnare“.
Questa squadra può arrivare in Europa?
“Credo di sì, però con questi problemi di cui stiamo parlando, non so se sarà in grado di farlo. Adesso ha una partita per rimettere tutto in ordine”.
Al Franchi quando c’è lei, la Fiorentina non perde. Pensa di tornare questa stagione?
“E’ vero non l’ho mai vista perdere. Probabilmente sì, tornerò. Mi dispiace molto non essere lì contro la Juve”.
Di
Mattia Zupo