Penultimo posto e pesantissima sconfitta contro l’Udinese, l’ex viola nel mirino: con lui l’altro uruguaiano ma anche Dalbert. La città vorrebbe l’esonero di Mazzarri per richiamare Semplici
«Saranno subito allontanati dalla squadra Godin e Caceres. Non sono certo l’unico problema di questo Cagliari ma da giocatori del loro calibro avremmo voluto un apporto decisamente maggiore». Dopo lo sfogo a caldo di sabato notte, Stefano Capozucca, direttore sportivo del Cagliari, non ha affatto spento la sua carica e, ribadendo un concetto a lui caro, «sono ancora sicuro che riusciremo a centrare la salvezza», ha individuato i primi due bersagli delle critiche lanciate allo spogliatoio dopo la pesante, tremenda sconfitta rimediata contro l’Udinese. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
NON CONVOCATI. I due non verranno convocati per la Juve. Dopo aver usato a lungo la carota e aver difeso il gruppo, la società ha deciso di utilizzare in maniera decisa il bastone, confermando la piena fiducia all’allenatore Walter Mazzarri e mettendo sul banco degli imputati Godin e Caceres, tanto per iniziare. Le scintille nello spogliatoio, che si trascinano dalla vigilia della sfida contro l’Atalanta, hanno lasciato parecchi strascichi e in qualche modo il gruppo (o buona parte di esso) sembrava aver abbandonato il tecnico. Il quale ha, però, incassato di nuovo la fiducia del club. A pagare per tutto sono stati i due uruguaiani ma non è detto che siano gli unici visto che i riflettori sono puntati anche sui vari Strootman, Pereiro, Dalbert e Keita, ai quali potrebbe aggiungersi Lykogiannis che ha visto congelato il rinnovo del suo contratto in scadenza tra sei mesi.
EX VIOLA. Come aggiunge La Gazzetta, Godin, 36 anni a febbraio, schierato 11 volte in questo torneo (ma solo perché ha avuto dei guai fisici), è prigioniero del suo ingaggio di 4 milioni per questa stagione. Caceres, 35 anni ad aprile, dovrà togliere il disturbo o resterà fuori. Su Dalbert ci sono ancora speranze. Ma in 11 presenze non ha fatto vedere i numeri che ci si aspettava. La società, intesa come presidente Tommaso Giulini, vorrebbe invece aspettare il più deludente di tutti, Kevin Strootman (ma occhio a Pulgar e Amrabat) che ha “ripulito” il ginocchio e da febbraio dovrebbe ripartire a mille.
MAZZARRI. Ma in città, nel mirino dei tifosi, c’è soprattutto il tecnico Walter Mazzarri che, invece, il club continua a difendere e confermare. Perché dopo 14 partite in cui ne ha vinta una sola? Perché con una squadra che non esprime un gioco e una minima trama offensiva? Perché, nonostante sia palese che gran parte dei giocatori non siano in sintonia con lui? Perché, visto che il Cagliari non si schioda dal penultimo posto e con lui ha prodotto solo 12 gol (Semplici cinque in tre gare) restando sette partite senza segnarne uno e subendone otto nelle ultime due? Mazzarri guadagna tanto, intorno ai 2 milioni, e un nuovo esonero, per un club che non naviga nell’oro, sarebbe una mazzata. Sotto contratto c’è già Leonardo Semplici (800 mila) che il presidente non vuole richiamare e i tifosi rivorrebbero. Mazzarri non intende dimettersi, ma sta, sue parole di venerdì, programmando il mercato di riparazione in sintonia col club. Con i suoi uomini è convinto di salvarsi. Ma il mercato non sarà semplice e la squadra di punti ne ha soltanto 10.
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Redazione LaViola.it