Rassegna Stampa

Entusiasmo, scelte e certezze: da Palladino a Pioli, un anno dopo è tutto diverso

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Già superati gli abbonamenti dello scorso anno, grande entusiasmo al Viola Park. Da una squadra incompleta a tanti punti fermi

Entusiasmo, serenità e tranquillità: sono le parole che meglio riescono a descrivere gli stati d’animo in casa Fiorentina. Non ci sono ancora i risultati a sostegno e il mercato non è certo giunto ai titoli di coda, ma a meno di un mese dall’inizio della stagione — con l’andata del preliminare di Conference il 21 agosto e l’esordio in serie A il 24 — le nubi grigie che si erano formate tra la partita di Udine e le dimissioni di Palladino sembrano aver lasciato ora spazio a un cielo sereno e limpido. Così scrive il Corriere Fiorentino.

ENTUSIASMO. Tanti i meriti della società, convinte le risposte dei tifosi gigliati. Il Viola Park, sede della prima fase del ritiro, ha fin da subito fatto registrare un grande successo in termini di afflusso agli allenamenti a porte aperte e per l’amichevole con la Primavera. Il centro sportivo viola è stato inoltre teatro di una significativa richiesta anche per quanto riguarda le visite guidate, grazie alle quali i tifosi e gli appassionati hanno potuto scoprire ogni angolo della casa di tutte le squadre gigliate.

INCASSI. La Fiorentina a soli 13 giorni dall’apertura della campagna abbonamenti 2025-26 ha infatti già superato tanto come incassi quanto come numeri il computo del 2024-25. Gli abbonamenti emessi al momento sono 10.500, un dato già superiore a quello fatto registrare nella scorsa stagione, quando ne furono sì venduti 12 mila ma comprensivi di sponsor, Sky Box e biglietti di servizio. Con la vendita libera la certezza in casa viola è quella di superare quota 12 mila con l’idea di aumentare in parte i posti disponibili per gli abbonamenti. Fin qui raggiunta quota 4 milioni e 500 mila euro per quanto riguarda i ricavi da abbonamenti, superando così la cifra di un anno fa. Non solo l’amore per la maglia: la scelta di Pioli, le conferme dei big e i primi acquisti hanno contribuito in modo sensibile a trasformare non solo la percezione ma anche la realtà dell’estate viola.

UN ANNO FA. In tal senso il cambio di passo pare evidente: poco più di un anno fa la Fiorentina (allora di Palladino) schierava un undici a dir poco sperimentale, nella sua prima amichevole estiva: Christensen; Kayode, Ranieri, Biraghi; Dodò, Mandragora, Bianco, Parisi; Sottil, Brekalo; Kouame. Pioli, contro i ragazzi di Galloppa, è invece ripartito da De Gea tra i pali, Comuzzo, Pablo Mari e Ranieri in difesa, Dodò, Fagioli, Mandragora e Gosens a centrocampo, con Gudmundsson alle spalle di Dzeko e Kean. Una squadra già definita, o quasi: è passato solo un anno, ma calcisticamente parlando sembra un’era geologica.

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