Rassegna Stampa

Entusiasmo, big recuperati ma anche errori da evitare: la Fiorentina si avvicina ad Atene

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Contro Cagliari, Napoli e Monza le prove generali verso la finalissima. La squadra sta bene fisicamente e mentalmente

La Fiorentina ha fatto le prove generali a Cagliari, culmine di un trittico (Monza e Napoli le altre due) dopo il pareggio di Bruges che Italiano ha sfruttato per la gestione di uomini, forze e risorse verso la finale. Ma che cosa si porterà dietro il tecnico viola? Intanto, che il suo gruppo sta bene di testa e fisicamente: l’entusiasmo per la vittoria in Sardegna e conseguente ottavo posto per mettere in cassaforte l’Europa 2024-25 è un’aggiunta che male non fa, anzi, e Italiano l’ha subito sottolineato, ma il rigore guadagnato al 12esimo minuto di recupero dice anche che la Fiorentina era in attacco perché voleva quella vittoria e quindi oltre che di testa sta bene fisicamente. E dopo 56 partite è altro elemento non da poco, scrive Il Corriere dello Sport.

BIG IN CRESCITA. Poi c’è tutta la parte tattica che riguarda il gioco che sempre a Cagliari non ha trovato di sicuro la sua massima espressione ed applicazione, un po’ meglio era stato con il Napoli, un po’ meglio ancora con il Monza: ma non era in queste tre gare che Italiano doveva misurarne il livello e comunque le indicazioni gli torneranno utili per intervenire. Semmai, la crescita che conforta l’allenatore viola è quella di Arthur (due gol decisivi segnati con Monza e Cagliari), di Gonzalez nei panni di uomo determinante, la conferma dell’affidabilità non appariscente di Terracciano, il recupero di Bonaventura. Un gruppo (quasi) al completo che consente a Italiano ampia varietà di scelte iniziali e a partita in corso.

ATTENZIONE MASSIMA. Tra le cose che la Fiorentina si porterà dietro ad Atene per non ripeterle (ma sarebbe meglio che le lasciasse a Firenze per sicurezza) c’è la discontinuità con tratti di lentezza che ha caratterizzato la costruzione delle azioni in più occasioni anche di recente, perché in quella maniera la squadra viola diventa prevedibile e la finalizzazione un’impresa vera mancando l’attaccante che da solo la risolve. Ma come la finale di Praga dello scorso anno lo insegna, ci sono in cima a tutto i regali gratuiti in difesa da evitare, cosa che non di rado caratterizza la Fiorentina. Ad Atene no.

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